Durante il festival del giornalismo, ho avuto l'opportunità di discutere di cyber security insieme a Carola Frediani, affrontando il tema da una prospettiva diversa. Abbiamo approfondito come fake news, bot, propaganda politica e bias cognitivi siano interconnessi, creando un quadro complesso di propaganda digitale nell'era di Trump, che si riflette anche in Italia.
Ho iniziato la mia carriera come esperto di sicurezza, trovando vulnerabilità nei sistemi. Ora, mi occupo di modificare la percezione delle persone, sfruttando i "bug" della mente umana, che spesso agisce come un elaboratore facilmente programmabile. Un concetto chiave è che le fake news e la propaganda non sono solo strumenti economici o politici, ma fenomeni complessi che richiedono un'analisi interdisciplinare.
Le operazioni psicologiche, o Psy-Op, rappresentano una forma di guerra digitale volta a manipolare la percezione della realtà. Il nostro cervello è soggetto a bias cognitivi, errori di giudizio che influenzano le nostre decisioni. Ad esempio, il confirmation bias ci porta a credere maggiormente in ciò che conferma le nostre convinzioni preesistenti, mentre il bandwagon effect ci fa conformare alle opinioni della maggioranza.
Viviamo in una "filter bubble", un universo informativo personalizzato che rafforza le nostre credenze e ci isola da idee opposte. Questo isolamento è amplificato dal sovraccarico informativo e dalla personalizzazione dei contenuti online, che mirano a catturare la nostra attenzione per fini pubblicitari. Le piattaforme digitali, come Facebook e Google, ci profilano per proporci contenuti che ci interessano, creando bolle informative che limitano la nostra visione del mondo.
Infine, ho esplorato come la propaganda digitale sfrutti questi bias per manipolare le persone, esacerbando la violenza e la polarizzazione. Questi meccanismi sono stati utilizzati efficacemente da movimenti politici come il Movimento 5 Stelle, dimostrando la potenza della propaganda digitale nel plasmare l'opinione pubblica.
🎙️ Ospite: Carola Frediani, giornalista esperta di cyber security.

In questa Puntata
La conferenza esplora il legame tra fake news, bot, propaganda politica e bias cognitivi, illustrando come questi elementi si intrecciano nella propaganda digitale contemporanea. Si analizzano le operazioni psicologiche come strumenti di manipolazione della percezione pubblica, evidenziando il ruolo dei bias cognitivi e del sovraccarico informativo nel plasmare la realtà percepita.