Disabili Digitali

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 22.12.2017

Copertina del video: 305. Disabili Digitali

I contenuti dell'Episodio #305

Ciao Internet! In questo episodio, esploro un tema che ho iniziato a notare nelle presentazioni recenti: l'analisi dell'audience italiana online. Sebbene sia entusiasmante notare che il 60% degli italiani è online ogni mese, mi chiedo se non stiamo guardando la situazione dalla prospettiva sbagliata. Invece di concentrarci su questa maggioranza, forse dovremmo riflettere sul 40% che non è connesso e sulle disparità che ne derivano. Ho coniato il termine "disabili digitali" per descrivere chi non ha accesso alle risorse digitali e vorrei discutere come possiamo aiutarli a colmare questo divario.
Ciao Internet! Recentemente, mi è stata passata l'analisi di Audiweb sull'audience italiana, e ho trovato interessante come il 60% degli italiani sia online ogni mese. È un dato che spesso viene utilizzato nelle presentazioni, ma mi sono reso conto che c'è qualcosa che non torna. Ci stiamo concentrando su questo 60%, celebrando il fatto che la maggioranza degli italiani è online. Tuttavia, credo che stiamo guardando il problema dalla parte sbagliata.

Invece di esultare per il 60% connesso, dovremmo riflettere sul 40% che non lo è. Questi individui hanno un minore vantaggio competitivo rispetto agli altri. Nei miei discorsi, ho iniziato a usare un termine forte per descrivere questa situazione: "disabili digitali". So che molti potrebbero non essere d'accordo, ma credo che sia importante capire cosa intendo. Questa "disabilità" è un problema che richiede assistenza, un problema dove lo Stato dovrebbe intervenire. Questi cittadini sono, di fatto, cittadini di serie B, perché non possono accedere a servizi, informazioni, e opportunità digitali come gli altri.

Non possono prenotare visite, acquistare contenuti digitali o fare ordini online, rendendoli cittadini più deboli. Dovremmo concentrarci su questa visione del problema, non solo per celebrare i cittadini abili digitalmente, ma per rendere questa abilità la normalità. L'obiettivo dovrebbe essere eliminare questo 40% di disabilità digitale, un cambio di mentalità che potrebbe portare a un'adozione più veloce di strumenti digitali, supporto ed educazione più rapidi.

Immaginate un mondo in cui non vediamo i cittadini digitali come qualcosa in più, ma come la norma. Chiunque si trovi al di sotto di questa norma deve ricevere aiuto per riacquistare i diritti digitali che spettano a tutti. Questo cambiamento di prospettiva è fondamentale. Cosa ne pensate voi? So che la definizione di "disabili digitali" potrebbe non piacere a tutti, ma è importante discuterne. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e, se non l'avete ancora fatto, iscrivetevi al podcast. Io sono Matteo Flora, e vi accompagno cinque giorni a settimana parlando di come il digitale cambia le nostre vite. Grazie per avermi ascoltato e state parati!