Il nuovo sito di Beppe Grillo è stato recentemente lanciato con una serie di cambiamenti significativi. La prima cosa che salta all'occhio è la nuova grafica, molto più moderna e basata su un tema commerciale acquistato. Ma il vero cambiamento è la migrazione dalla storica piattaforma Movable Type a WordPress. Questo passaggio segna anche un cambio nella gestione, che ora non è più affidata alla Casaleggio Associati, ma a una giovane web agency, come indicato nel footer del sito.
Uno degli aspetti più sorprendenti di questo nuovo sito è la totale assenza dell'archivio storico. Tutti i post degli ultimi dieci anni sono scomparsi dal sito, anche se rimangono rintracciabili tramite le ricerche su Google. Questa scelta di eliminare decine di migliaia di pagine è particolarmente curiosa, soprattutto considerando che siamo a meno di un mese dalle elezioni politiche.
Un altro elemento mancante sono i commenti. La grande community che si era formata attorno al blog di Beppe Grillo non ha più uno spazio per esprimersi. Questo potrebbe indicare una mancanza di interesse nel gestire una quantità così vasta di commenti, che comporta anche una certa responsabilità.
La macchina della propaganda politica sembra essersi spostata verso il "Blog delle Stelle", che mantiene un'impostazione simile al vecchio blog di Grillo, con alcune sezioni che sembrano essere state copiate e incollate frettolosamente. Questo è evidente dal fatto che il blog delle stelle riporta ancora la dicitura "Il blog di Peppe Grillo" in alcune aree, segno di una migrazione non completamente rifinita.
La decisione di non traslare i vecchi contenuti su una nuova piattaforma risulta particolarmente significativa. Attualmente, cercando i vecchi articoli, si trova solo una pagina 404, che indica l'assenza del contenuto cercato. Questo solleva dubbi sul futuro della memoria storica del movimento e sull'intenzione di Grillo di gestire i potenziali problemi legati ai commenti e ai contenuti storici.

In questa Puntata
Il nuovo sito di Beppe Grillo presenta significative modifiche, tra cui un cambio di piattaforma e la gestione da parte di una nuova web agency. La rimozione dell'archivio storico e dei commenti solleva interrogativi sulle motivazioni dietro queste scelte, specialmente in prossimità delle elezioni politiche. La transizione appare frettolosa, con errori evidenti nel nuovo sito e una migrazione incompleta dei contenuti.