Ciao Internet. Inizio questo episodio con una riflessione su una frase di Lovecraft che mi è sempre piaciuta: "Chi dà la caccia a mostri, stia attento a non diventare mostro lui stesso". Questo paradosso si manifesta chiaramente nella situazione attuale di Facebook. La piattaforma è stata accusata di aver ingaggiato una società di propaganda per gestire le critiche mosse contro di essa, una società conosciuta per le sue campagne di fake news e innuendo razzisti, particolarmente schierata con la destra repubblicana. È ironico, vero? Facebook, travolta dallo scandalo di Cambridge Analytica, ha scelto di adottare le stesse tecniche di comunicazione che l’hanno messa nei guai.
Questa situazione evidenzia un problema più ampio e preoccupante nella comunicazione moderna: il ricorso a metodi non etici sembra diventare la norma per ottenere attenzione e impatto. Le fake news e le mezze verità sono efficaci, ma ciò non le rende strumenti accettabili. Stiamo assistendo a una normalizzazione della divisione delle persone in base ai loro bias, e le piattaforme come Facebook non fanno eccezione. Sembra che non ci sia una via d'uscita chiara per fermare questa tendenza crescente, e forse, non abbiamo ancora trovato un modo alternativo per chiudere questi bias e costruire ponti tra le diverse 'bolle' di informazione.
Nel mio precedente video sul burionismo, ho già accennato a quanto sia importante riflettere su questi temi. Dobbiamo fermarci un attimo e chiederci: stiamo diventando disumani nel tentativo di contrastare la disumanità? E se sì, è questo il prezzo che siamo disposti a pagare? Vi invito a condividere le vostre opinioni su questo argomento così complesso e a far parte di questa discussione. Sono curioso di sapere cosa ne pensate e vi ringrazio per essere parte di questa comunità. Ricordate, io sono Matteo Flora e vi accompagno cinque giorni alla settimana esplorando come la rete ci trasforma. Grazie per avermi ascoltato.

I contenuti dell'Episodio #458
In questo episodio di Ciao Internet, mi addentro nel paradosso di chi cerca di combattere certi comportamenti negativi solo per ritrovarsi a fare esattamente lo stesso. Prendiamo il caso di Facebook, che ha utilizzato una società di propaganda per affrontare le critiche, cadendo così nel medesimo comportamento che aveva inizialmente criticato. Rifletto su come la comunicazione odierna si stia trasformando in una continua divisione delle persone attraverso i loro bias, interrogandomi se stiamo diventando anche noi disumani nel tentativo di combattere la disumanità.