Che cosa è la FILTER BUBBLE?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 23.11.2016

Copertina del video: 48. Che cosa è la FILTER BUBBLE?

I contenuti dell'Episodio #48

Ciao Internet! Oggi affrontiamo il tema delle "filter bubble", una condizione in cui i contenuti che ci vengono presentati online riflettono solo i nostri interessi, creando un'illusione di consenso e omogeneità. Esploreremo come questa bolla non sia un fine, ma un sottoprodotto della personalizzazione dei contenuti voluta da colossi come Facebook e Google. Discuterò le implicazioni di questo fenomeno e i problemi che ne derivano, come la difficoltà di rendersi conto di essere in una bolla e di uscirne.
Benvenuti a questo nuovo episodio di Ciao Internet! Oggi parliamo di un argomento sempre più attuale e discusso: le "filter bubble". Se avete seguito il recente dibattito politico americano, avrete sicuramente sentito parlare di questo fenomeno. Ma che cosa si intende esattamente per "filter bubble"? È una condizione in cui i contenuti che vediamo online non rappresentano la realtà oggettiva, ma sono selezionati in base ai nostri interessi personali. Questo significa che se abbiamo tendenze politiche di destra, vedremo principalmente contenuti di destra, mentre se siamo di sinistra, ci verranno proposti contenuti di sinistra. Lo stesso vale per altri interessi, come il veganismo o la passione per il barbecue.

È importante comprendere che questo non è un processo spontaneo. Facebook, Google e altri servizi non creano intenzionalmente queste bolle, ma sono il risultato di una personalizzazione estrema dei contenuti. Questo fenomeno è stato probabilmente uno dei fattori che ha contribuito alla sconfitta elettorale di Hillary Clinton, poiché i suoi sostenitori erano convinti che la realtà riflettesse il loro punto di vista, ignorando l'esistenza di una vasta base di elettori pro-Trump.

La "filter bubble" è quindi un problema che origina da un altro fenomeno: la customizzazione dei contenuti. Questa personalizzazione è pensata per massimizzare il tempo che passiamo sui social network e, di conseguenza, il guadagno pubblicitario. Le piattaforme cercano di proporre contenuti che sappiano ci interesseranno di più, sia pubblicitari che non, per favorire l'interazione e l'engagement.

Ma quali sono i problemi principali delle filter bubble? Innanzitutto, molti utenti non sono consapevoli di essere intrappolati in una bolla, poiché non esiste un avviso che ci informi di questa situazione. In secondo luogo, uscire da una filter bubble non è semplice: richiederebbe di rimuovere tutte le nostre preferenze sui social, un'operazione che non può essere fatta con un semplice clic. Infine, non sappiamo esattamente come queste bolle vengano create, né quali parametri le influenzino.

Concludiamo qui l'episodio di oggi. Ricordo che pubblico cinque video a settimana da lunedì a venerdì. Se volete seguirmi, potete trovarmi su Facebook e YouTube cercando Matteo Flora. Grazie per essere stati con me oggi!