Introduzione alla #DataDriven Strategy con The Fool

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 09.01.2019

Copertina del video: 481. Introduzione alla #DataDriven Strategy con The Fool

I contenuti dell'Episodio #481

In questo episodio di Ciao Internet, mi immergo nel vasto mondo della reputazione online, esplorando come l'analisi delle conversazioni digitali e dei dati possa influenzare la percezione e il valore delle aziende. Condivido le mie esperienze e conoscenze maturate in oltre dieci anni di lavoro nel settore, evidenziando come la reputazione si sia evoluta da concetto astratto a elemento tangibile e strategico nelle decisioni aziendali.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi voglio parlare di reputazione, un tema che mi appassiona da oltre un decennio. Sono il CEO di The Fool, una delle principali agenzie di reputation management in Europa, e con la mia esperienza voglio mostrarvi come il panorama della reputazione sia cambiato radicalmente negli ultimi anni.

La reputazione è un asset intangibile che rappresenta il 25% del valore di un'azienda, secondo il World Business Forum. Questo valore non è solo astratto, ma molto concreto, specialmente nell'era della gig economy e della reputation economy, dove la fiducia e l'affidabilità sono fondamentali per qualsiasi transazione.

In Italia, la rete è diventata il principale strumento per formarsi un'opinione informata sulla realtà, con il 66% della popolazione costantemente online. La maggior parte degli italiani consuma notizie attraverso i social media, il che significa che le conversazioni online giocano un ruolo cruciale nella formazione delle opinioni pubbliche.

Nel mio lavoro, utilizziamo l'intelligenza artificiale per analizzare milioni di conversazioni online, segmentando dati per sesso, interessi e altro ancora. Tuttavia, queste tecnologie, sebbene straordinarie, non sono sufficienti se non integrate in una strategia più ampia e aggiornata. La rete si evolve rapidamente, e così deve fare il nostro approccio alla reputazione.

Oggi, la reputazione non serve solo a monitorare, ma a prendere decisioni strategiche. Abbiamo imparato molto da casi come Cambridge Analytica, che ha mostrato le possibilità di targeting avanzato. Dobbiamo capire che esistono silos di opinione, e gestire la reputazione significa saper parlare a ciascuno di questi in modo adeguato.

In The Fool, abbiamo sviluppato un approccio che chiamiamo data-driven strategy, un processo oggettivo che utilizza dati e intelligenza artificiale per prendere decisioni strategiche. Questo approccio ci permette di soddisfare diversi stakeholder, ognuno con percezioni e necessità differenti.

La reputazione è una percezione collettiva, non sempre allineata con la realtà. Può essere positiva o negativa indipendentemente dalle azioni reali di un'azienda. Per questo, è fondamentale mappare le comunità online, identificare le personas e analizzare le loro conversazioni per prendere decisioni informate.

Con questo approccio, possiamo determinare quando e come lanciare campagne di comunicazione, utilizzare mood board per capire le emozioni associate a un brand, e persino decifrare le immagini per identificare loghi, scene e azioni ricorrenti.

Il nostro obiettivo è offrire una carta d'identità dettagliata delle personas, dalle demografiche agli interessi, fino ai loro influencer e opinioni. Questo permette alle aziende di comunicare in modo più efficace, parlando la lingua dei loro stakeholder e creando contenuti che risuonano realmente.

Infine, voglio lasciarvi con una riflessione su come il futuro sarà sempre più orientato verso il predictive. L'analisi dei dati non si ferma qui, ma continua a evolversi per anticipare tendenze e comportamenti. Grazie per avermi seguito in questo viaggio attraverso il mondo della reputazione digitale.