I bot, abbreviazione di robot, sono sistemi automatici che eseguono azioni specifiche, come twittare contenuti predefiniti. In passato, ho condotto uno studio con Marco Camisani Calzolari che ha evidenziato la presenza di molti follower falsi su Twitter. Recentemente, il collettivo Gild35 ha analizzato l'hashtag #alfanodimettiti, dimostrando che è stato promosso da un sistema centralizzato di bot anziché da utenti reali. Questo sistema ha utilizzato tra 400 e 500 account per spammare l'hashtag, portandolo in cima ai trending topic.
Questo tipo di manipolazione è comune nel marketing, ma diventa problematico quando usato per scopi politici. Salvini ha celebrato il successo dell'hashtag su Facebook, definendolo espressione di buonsenso e legittima difesa, mentre in realtà si trattava di un'operazione orchestrata. Gli account coinvolti non erano falsi, ma veri sostenitori che avevano autorizzato un'applicazione chiamata "Lega Nord Illustrator" a twittare per loro conto.
Twitter considera illegali la maggior parte dei sistemi di automazione, eccetto quelli approvati. Sebbene l'uso di bot per supportare campagne sia diffuso, l'uso per promuovere messaggi populisti è moralmente discutibile. Inoltre, il social media manager di Salvini ha sottovalutato la possibilità di essere scoperto, esponendo il politico a critiche.
Un aspetto interessante è come Twitter non sia un medium lineare: durante eventi televisivi, servono migliaia di tweet per emergere nei trending topic, mentre in altri momenti, come nel caso di #alfanodimettiti, bastano poche centinaia di tweet. Questo mette in dubbio la fiducia nei trending topic come rappresentazione di discussioni popolari, un problema che Twitter dovrà affrontare per mantenere la credibilità della piattaforma.
In questa Puntata
L'episodio esplora l'uso di bot su Twitter per manipolare i trending topic, focalizzandosi su un caso specifico legato a Matteo Salvini. Viene analizzato come l'hashtag #alfanodimettiti sia stato spinto artificialmente tramite un sistema di account automatizzati, sollevando questioni etiche e di fiducia nei confronti della piattaforma.