In questa puntata, esploro i rischi associati all'uso di SMS e chiamate telefoniche come strumenti di comunicazione da parte delle istituzioni, specialmente in situazioni di emergenza. Partendo da un esempio recente, la regione Lombardia ha inviato un SMS a molti cittadini, avvisandoli di un contatto con un caso di coronavirus e consigliando l'isolamento. Tuttavia, questo messaggio era errato e mancava di elementi fondamentali per la sicurezza, come un numero di contatto verificabile.
L'uso di SMS per avvisi di questo tipo è problematico perché non garantisce la sicurezza della comunicazione. Gli SMS possono essere facilmente falsificati, e senza un numero di contatto affidabile, chiunque potrebbe inviare messaggi fraudolenti per scopi malevoli. Questo è stato ulteriormente dimostrato da un altro caso in cui la Croce Rossa ha dovuto chiarire che le chiamate dallo 06 55 10, riguardanti test sierologici, non erano una truffa. Tuttavia, la facilità con cui si possono mascherare i numeri di telefono rende queste comunicazioni vulnerabili a frodi.
Consiglio di migliorare la sicurezza delle comunicazioni istituzionali attraverso protocolli più robusti, che includano l'uso di piattaforme multiple per informare il pubblico, come telegiornali e social media, prima di inviare comunicazioni dirette. Questo approccio ridurrebbe la possibilità di abusi e migliorerebbe la fiducia del pubblico nelle comunicazioni ufficiali. La mancanza di una strategia di comunicazione ben strutturata in situazioni di crisi non solo è inefficace, ma può portare rapidamente a disastri.
In questa Puntata
La comunicazione tramite SMS e chiamate telefoniche da parte delle istituzioni durante situazioni di emergenza può essere estremamente rischiosa. La mancanza di sicurezza e verifica di queste comunicazioni apre la strada a potenziali frodi e abusi da parte di malintenzionati, mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini.