737. Ma davvero l'Europa ha vietato la Pubblicità Personalizzata?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 25.06.2020

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In questa Puntata

Il Parlamento europeo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla pubblicità micromirata, invitando la Commissione a vietarla per aumentare la trasparenza per gli utenti. Tuttavia, non è stato imposto alcun divieto immediato alla pubblicità personalizzata. La risoluzione si concentra sul micro-targeting politico, con un percorso normativo ancora lungo prima di un'applicazione concreta.
La recente risoluzione del Parlamento europeo ha sollevato un polverone mediatico, con molti che hanno erroneamente interpretato la notizia come un divieto alla pubblicità personalizzata da parte di giganti come Facebook e Google. In realtà, il documento invita la Commissione a vietare la pubblicità micromirata, un termine che si riferisce principalmente al micro-targeting politico. Questo tipo di pubblicità è utilizzato per influenzare piccoli gruppi di utenti su temi specifici, spesso di natura politica.

La risoluzione fa parte di un contesto più ampio di regolamentazione della concorrenza ed è solo un invito alla Commissione a considerare una normativa futura. Anche se il Parlamento ha espresso il desiderio di maggiore trasparenza e regolamentazione, siamo ancora lontani da un'applicazione pratica. Le esperienze passate, come la risoluzione del 2012 contro Orban, dimostrano che il percorso dall'intenzione all'azione è lungo e complesso.

In pratica, potremmo vedere le piattaforme social sospendere la possibilità di fare pubblicità politica mirata, come già avviato da Facebook negli Stati Uniti. Alcune piattaforme, come TikTok, hanno già bandito l'advertising politico. Tuttavia, distinguere tra marketing tradizionale e propaganda politica non è semplice, poiché molte organizzazioni non politiche possono fare micro-targeting per promuovere cause sociali o di settore.

In sintesi, non c'è stato alcun divieto alla pubblicità personalizzata, ma un invito a limitare il micro-targeting politico. La trasparenza per gli utenti è al centro di questa iniziativa, che potrebbe portare a normative più dettagliate nel futuro, senza però bloccare l'advertising personalizzato come molti temevano.