Twitter Hacked: cosa è successo davvero?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 16.07.2020

Copertina del video: 747. Twitter Hacked: cosa è successo davvero?

I contenuti dell'Episodio #747

Nell'episodio di oggi, vi racconto di un attacco senza precedenti che ha colpito Twitter, coinvolgendo account di personalità di spicco come Elon Musk, Jeff Bezos e Barack Obama. Un attacco che mette in luce gravi falle nei sistemi di sicurezza della piattaforma e ci fa riflettere sulla necessità di una maggiore sorveglianza e controllo su servizi così influenti. Durante questo episodio, esploreremo come è avvenuto l'attacco, le criticità emerse e cosa possiamo imparare per il futuro.
Ciao Internet, anche oggi sono qui a raccontarvi un evento che ha scosso il mondo dei social media, un attacco che ha colpito Twitter e che ha coinvolto gli account di figure di primo piano come Elon Musk, Jeff Bezos, Kanye West, Apple, Barack Obama e molti altri. Tutto è iniziato nella serata di ieri, intorno alle 22:40 ora italiana, quando sono apparsi sui profili di queste celebrità tweet che promettevano di raddoppiare i bitcoin inviati a un certo indirizzo. Un'operazione che ha subito fatto sentire puzza di bruciato, coinvolgendo centinaia di account e lasciando Twitter in un mare di critiche.

La situazione si è evoluta rapidamente, con la scoperta che questi attacchi non erano semplicemente il risultato di account compromessi in modo isolato, ma piuttosto di un'operazione molto più complessa e distribuita. Si è fatto strada il sospetto che un account di un dipendente di Twitter fosse stato compromesso, consentendo agli attaccanti di accedere a un'interfaccia di amministrazione con privilegi superiori. Questa interfaccia avrebbe permesso di resettare le password e prendere il controllo di numerosi account di alto profilo.

Il problema principale che emerge da questo attacco non risiede solo nella violazione stessa, ma nei livelli di sicurezza di Twitter, o meglio, nella loro mancanza. È inconcepibile che una piattaforma di tale importanza non abbia implementato sistemi di autenticazione multifattore per i suoi strumenti amministrativi. Inoltre, la possibilità di cambiare le credenziali di così tanti account da un singolo accesso senza un adeguato processo di verifica rappresenta una falla di sicurezza enorme.

Immaginate cosa sarebbe potuto accadere se, invece di cercare di rubare bitcoin, gli attaccanti avessero diffuso notizie false su conflitti o attacchi, creando potenzialmente caos globale. Questa vulnerabilità mette in evidenza un divario significativo tra il potere comunicativo di piattaforme come Twitter e il loro livello di sicurezza e governance. È fondamentale che servizi con un impatto così grande siano sottoposti a controlli più rigorosi per prevenire errori banali o attacchi mirati.

Questa vicenda si inserisce in un contesto già teso, con il dibattito su Trump e Twitter che continua a infiammare le discussioni pubbliche. È un colpo duro per Twitter, ma anche un campanello d'allarme per l'intera comunità su quanto sia necessario prendere coscienza dei rischi e delle responsabilità legate alla gestione di account di alto livello. Dobbiamo essere vigili e considerare attentamente chi ha accesso ai nostri strumenti e quali misure di sicurezza sono in atto.

In chiusura, voglio lasciarvi con un pensiero: se esiste qualcosa che si avvicina al concetto di divinità nel mondo della tecnologia, è il ruolo dell'amministratore di sistema. La loro sorveglianza e i controlli sugli accessi devono essere una priorità, non domani, ma oggi. Io sono Matteo Flora, e vi saluto promettendovi di continuare ad accompagnarvi nel mondo della rete, anche durante questa pausa estiva, con contenuti speciali ogni settimana. Vi aspetto sul mio sito per ulteriori aggiornamenti e per restare sempre informati.