Nell'episodio di oggi, affrontiamo la questione della verifica dell'età sui social network attraverso SPID, un sistema di autenticazione federato che è stato ideato per evitare che i dati personali degli utenti finiscano direttamente nelle mani di piattaforme come Facebook. Molti temono che l'uso di SPID possa compromettere la privacy degli utenti, ma in realtà è progettato per fare esattamente il contrario: proteggere le nostre informazioni personali.
Ho invitato Stefano Quintarelli, una delle menti dietro SPID e membro del comitato scientifico dei Copernicani, per offrirci una prospettiva interna su come e perché SPID è stato sviluppato. Stefano ci ha raccontato che l'idea di SPID ha origine nel 2013, quando ha percepito la necessità di un sistema di autenticazione sicuro che non lasciasse la gestione dell'identità nelle mani di grandi aziende tecnologiche come Facebook. Questo sistema è stato concepito per evitare la centralizzazione dei dati e garantire che le informazioni personali non siano facilmente tracciabili.
Durante la conversazione, abbiamo discusso di come SPID potrebbe essere utilizzato per verificare l'età senza fornire direttamente documenti di identità ai social network. Invece di inviare una carta di identità a Facebook, SPID potrebbe generare un token che conferma se l'utente è maggiorenne, senza condividere nessun'altra informazione. Questo metodo garantisce che i dati personali rimangano protetti e che le piattaforme social non abbiano accesso a dettagli sensibili.
Abbiamo anche esplorato come Microsoft gestisce la protezione dei minori attraverso la verifica dell'età e come SPID potrebbe offrire una soluzione simile, ma più sicura, consentendo ai genitori di dare il permesso ai minori una sola volta, eliminando la necessità di ripetere il processo continuamente.
Infine, Stefano ha chiarito che, sebbene SPID sia attualmente disponibile solo per i maggiorenni, c'è in programma di estenderlo ai minori per facilitare l'accesso a servizi scolastici e altri contesti dove è necessaria una verifica dell'identità. Tuttavia, l'implementazione richiederà tempo, poiché comporta la definizione di protocolli e standard che garantiscano la sicurezza e la privacy degli utenti più giovani.
In sintesi, l'uso di SPID per la verifica dell'età offre una soluzione di gran lunga più sicura rispetto all'invio diretto di documenti di identità ai social network, proteggendo la privacy degli utenti e garantendo un controllo più rigoroso delle informazioni personali.

I contenuti dell'Episodio #808
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi nel nostro episodio di "Ciao Internet" ci concentriamo su SPID e il suo ruolo nella verifica dell'età per i minorenni sui social network. C'è molta disinformazione in giro, con persone che temono che i documenti degli italiani vengano consegnati ai social media. Per chiarire questi aspetti, ho invitato Stefano Quintarelli, uno dei fondatori di SPID, per spiegare come funziona realmente questo sistema e perché è una soluzione intelligente e sicura.