Ciao internet! Oggi parliamo di un tema purtroppo drammatico, ma che ci offre anche spunti interessanti su come la rete si comporta in situazioni di emergenza. Le scosse di terremoto che continuano a colpire il centro Italia hanno mobilitato non solo le istituzioni, ma anche la comunità online, che si è dimostrata ancora una volta rapidissima nel diffondere notizie e supporto. Siamo partiti dai dati: sono oltre 137.000 le conversazioni su Twitter delle ultime 24 ore con la chiave di ricerca "terremoto". Senza alcun filtro di lingua, possiamo vedere come la parola "terremoto" sia diventata un punto focale di discussione.
Il picco di queste conversazioni è avvenuto immediatamente dopo il terremoto, dimostrando ancora una volta che gli utenti della rete riescono a essere più veloci delle istituzioni. Il primo tweet con l'hashtag "terremoto centro Italia" è stato inviato alle 10.30 del mattino da Claudia Benvenuti, mentre i primi aggiornamenti ufficiali sono arrivati alle 10.43 tramite l'INGV, che ha annunciato una scossa di 5.3 gradi. Questo ci mostra come Twitter, con la sua velocità e immediatezza, riesca a battere sul tempo le comunicazioni ufficiali.
Tra i tweet più diffusi, abbiamo notato un bellissimo esempio di attivismo civico: il progetto "Terremoto Centro Italia", che condivide infografiche su cosa fare in caso di terremoto, rilanciate anche dalla Croce Rossa. Questo progetto è più efficace in termini numerici rispetto agli account ufficiali, dimostrando la potenza del civic engagement online.
Tra i principali hashtag, oltre a "terremoto" e "centro Italia", c'è anche "neve", che sta complicando notevolmente le operazioni di soccorso. Non cambia, però, la vocazione di Twitter a raccontare le news, fare politica e, a volte, anche ironia. Matteo Grandi, con il suo tweet ironico sul "Roma-centrismo", ha ottenuto una grande diffusione, criticando il modo in cui si misura la gravità di un terremoto.
Le istituzioni, nonostante la velocità dei social, non sono rimaste indietro. La Croce Rossa Italiana e la Regione Lazio hanno utilizzato i loro account per fornire informazioni utili e numeri da contattare in caso di emergenze. Tuttavia, come spesso accade, non è mancata anche la politica populista, con Matteo Salvini che ha sfruttato l'occasione per i suoi scopi.
Le conversazioni sul terremoto sono state particolarmente vivaci nel Lazio, seguite da Lombardia e Campania. Interessante notare come la Lombardia, con un'alta percentuale di adozione di Twitter, sia sempre molto attiva. Le demografiche mostrano poche differenze tra uomini e donne, con una leggera prevalenza di partecipazione delle fasce più adulte.
Infine, il nostro sguardo si è rivolto agli influencer e alla loro attività: nessuno di essi ha avuto un impatto significativo, con il primo che rappresenta solo il 2,3% delle conversazioni totali. Tuttavia, sono emersi i soliti attori della scena Twitter italiana: la stampa, l'attivismo civico, e, ovviamente, la politica.
In chiusura, ho voluto ricordare a tutti che, se desiderano dare un contributo attivo, possono partecipare al progetto di "Terremoto Centro Italia". Come sempre, grazie mille per avermi ascoltato e continuate a essere preparati. Ciao internet!

I contenuti dell'Episodio #84
In questo episodio di "Ciao Internet", riflettiamo su come la rete ha reagito alle recenti scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia. Esploriamo l'immediatezza delle piattaforme social nel diffondere notizie e supporto, la velocità con cui l'attivismo civico si è mobilitato, e il ruolo delle istituzioni nella comunicazione delle informazioni essenziali. Analizziamo i trend, gli hashtag principali e le dinamiche sociali che emergono in situazioni di crisi come queste, offrendo un quadro completo di come internet diventa strumento di informazione e solidarietà.