Ho analizzato una ricerca di YouTube che evidenzia come i video e i podcast di successo inizino e finiscano spesso con le stesse frasi. Questo avviene indipendentemente dal contenuto, che si tratti di tecnologia o altro, e segue un pattern che facilita l'abitudine e riduce lo sforzo cognitivo. Gli spettatori si lamentano quando il format viene alterato, poiché sono abituati a schemi mentali predefiniti che richiedono meno energia per essere processati.
In Italia, Favij è un esempio di come i format standardizzati siano efficaci. Questi format sono preferiti perché minimizzano lo sforzo mentale necessario per comprendere il contenuto. Questo concetto si collega a diversi bias cognitivi, come il confirmation bias, e alle bolle di filtraggio. Il nostro intrattenimento e le narrazioni seguono percorsi che offrono opzioni a basso sforzo cognitivo.
Ho discusso anche del "nudge", o spinta gentile, un concetto che Tyler chiama "architetto delle scelte". Questo approccio è cruciale per chiunque voglia migliorare la propria comunicazione, sia personale che aziendale. Ridurre lo sforzo cognitivo può influenzare positivamente l'efficacia di un messaggio, rendendolo più persuasivo e accessibile. Questo principio è alla base di molti fenomeni sociali e politici, dai populismi alle fake news.
Ho concluso con un riferimento alla registrazione di un episodio di Daily Cogito con Riccardo, sottolineando l'importanza di comprendere e applicare questi concetti nella comunicazione quotidiana.

In questa Puntata
La ricerca di YouTube rivela che i video di successo iniziano e terminano con frasi standardizzate, riducendo lo sforzo cognitivo degli spettatori. Questo fenomeno si collega a bias cognitivi e alla preferenza umana per format familiari, influenzando anche la comunicazione aziendale e politica.