Squid Game è diventato rapidamente un fenomeno globale, con Netflix che ha investito 21 milioni di dollari nella sua produzione e ne ha incassato quasi un miliardo. Tuttavia, la serie è stata accusata di influenzare negativamente i bambini, che sembrano imitare le scene violente viste sullo schermo, come riportato da vari media. Alcuni genitori e scuole hanno espresso preoccupazione, con addirittura l'intervento delle forze dell'ordine in alcune situazioni.
La questione principale che sollevo è la responsabilità genitoriale nel monitorare ciò che i bambini guardano. È facile puntare il dito contro Netflix, ma la piattaforma offre strumenti di controllo parentale che possono essere utilizzati per evitare che i più giovani accedano a contenuti inappropriati. La colpa non dovrebbe essere attribuita esclusivamente al mezzo di diffusione, ma piuttosto a chi permette l'accesso a tali contenuti.
Inoltre, se un bambino tenta di emulare comportamenti violenti, forse il problema è più profondo e riguarda la mancanza di un adeguato supporto educativo e psicologico. Non si tratta solo di Squid Game o delle challenge su TikTok, ma di un contesto in cui i giovani non ricevono gli strumenti necessari per distinguere il bene dal male. È fondamentale fornire loro un ambiente che promuova la riflessione critica e il rispetto per gli altri.
In conclusione, la questione non è tanto il contenuto stesso, ma come viene gestito e contestualizzato dai genitori e dalla società. È un richiamo alla responsabilità collettiva nell'educazione dei più giovani.
In questa Puntata
Squid Game, la serie di successo di Netflix, è al centro di un dibattito riguardo alla sua influenza sui bambini, con segnalazioni di imitazioni violente nelle scuole elementari. Si discute sulla responsabilità dei genitori nel controllare i contenuti accessibili ai figli e sull'importanza di un adeguato supporto educativo e psicologico per i giovani.