946. 230 miliardi di perdite: Facebook sta per chiudere? Beh, non proprio...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.02.2022

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In questa Puntata

Spotify affronta una crisi reputazionale dopo che artisti come Neil Young lasciano la piattaforma in protesta contro i contenuti complottisti del podcaster Joe Rogan. La situazione ricorda le difficoltà di Facebook, che ha recentemente subito una significativa perdita di valore azionario, alimentata da una stagnazione nella crescita degli utenti e dalla sfida della profilazione pubblicitaria. Infine, un hacker solitario ha messo in ginocchio la rete della Corea del Nord, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza cibernetica globale.
Inizio con Spotify, che sta attraversando un periodo difficile. Tutto è iniziato con la decisione di Neil Young di rimuovere la sua musica dalla piattaforma, seguito da altri artisti come Joni Mitchell. Questo è avvenuto dopo una lettera di protesta della comunità scientifica americana contro i contenuti complottisti, soprattutto sul COVID, presenti nel podcast di Joe Rogan. Rogan, con un pubblico di 19 milioni di ascoltatori al giorno, è un personaggio controverso, noto per diffondere teorie complottiste. Spotify, che ha un accordo esclusivo con Rogan per 100 milioni di dollari all'anno, si trova ora a dover gestire un problema reputazionale significativo. Sebbene Neil Young rappresenti solo una piccola frazione del pubblico di Spotify, la questione ha sollevato preoccupazioni sulla neutralità delle piattaforme che pagano per contenuti particolari. Gli investitori, ricordando situazioni simili con Facebook, hanno reagito negativamente, portando a un calo del valore delle azioni.

Passando a Facebook, l'azienda ha subito una perdita storica di 230 miliardi di dollari in borsa. Questo è accaduto perché per la prima volta Facebook non ha raggiunto le aspettative di crescita degli utenti. Tuttavia, sebbene Facebook stesso abbia perso utenti, le altre app del gruppo Meta, come Instagram e WhatsApp, continuano a crescere. Il problema principale è la saturazione del mercato e la difficoltà di attrarre utenti giovani. Inoltre, le nuove politiche di privacy di Apple hanno colpito duramente la capacità di Meta di vendere pubblicità profilata. Anche Google sta affrontando sfide simili a causa delle nuove regolamentazioni sulla privacy. Nonostante la perdita, Meta rimane troppo grande per fallire rapidamente, grazie alla sua vasta base di utenti.

Infine, una notizia che mi ha colpito riguarda un hacker noto come PAX, che ha attaccato la Corea del Nord. La rete nordcoreana è stata quasi completamente disconnessa per settimane. Questo evento solleva preoccupazioni sul potere di singoli individui di compiere azioni che potrebbero essere interpretate come atti di guerra, soprattutto considerando che attacchi cibernetici potrebbero portare a risposte militari reali.