META bollata come organizzazione ESTREMISTA in Russia - i BRAND dietro alla giacca di Salvini

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 11.03.2022

Copertina del video: 969. META bollata come organizzazione ESTREMISTA in Russia - i BRAND dietro alla giacca di Salvini

I contenuti dell'Episodio #969

In questa puntata di Ciao Internet, affrontiamo una serie di temi scottanti e attuali. Partiamo dall'accusa russa a Facebook, considerato un'organizzazione estremistica, per poi passare alla controversia che ha coinvolto la felpa di Capitan Salvini e le reazioni dei brand coinvolti. Analizziamo poi la divisione di TikTok in una versione globale e una russa, introducendo il concetto di splinternet, e concludiamo con l'iniziativa di Twitter di utilizzare Tor per aggirare la censura russa. Un episodio ricco di spunti di riflessione su politica, reputazione e tecnologia.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet. Oggi abbiamo davvero una caterva di argomenti interessanti da affrontare. Inizio con una notizia che sta facendo molto discutere: la Russia ha accusato Facebook di essere un'organizzazione estremistica. Questa definizione nasce dal fatto che Meta, l'azienda madre di Facebook e Instagram, ha temporaneamente modificato le sue politiche di moderazione, consentendo espressioni di odio come "Morte all'invasore russo" in risposta all'attuale conflitto in Ucraina. Un portavoce di Meta ha dichiarato che si tratta di una misura temporanea per proteggere la libertà di espressione delle persone coinvolte nella guerra. Tuttavia, la Russia ha reagito duramente, chiedendo agli Stati Uniti di fermare ciò che considera un comportamento estremistico da parte di Facebook e addirittura avviando un procedimento penale contro Meta. È una situazione complessa, con validi argomenti da entrambe le parti, e non è facile prendere una posizione netta.

Passiamo ora alla controversia legata alla felpa di Capitan Salvini. Durante una visita in Polonia, Salvini ha indossato una casacca piena di loghi di vari sponsor, scatenando reazioni negative sia in Italia che all'estero. La casacca apparteneva a un'associazione che si occupa di tutela di bambini con tumori, ma le critiche non si sono fatte attendere, soprattutto verso i brand associati. Audi, ad esempio, ha rilasciato una dichiarazione in cui si dissocia da qualunque promozione politica, ma la loro comunicazione è stata percepita come insufficiente e poco chiara. Colmar ha fatto lo stesso, replicando il messaggio di Audi, mostrando una scarsa capacità di gestione della crisi. È essenziale, in situazioni del genere, prendere una posizione chiara e assumersi le responsabilità, cosa che in questo caso non è avvenuta.

Poi c'è TikTok, che ha diviso la sua piattaforma in due: una versione globale e una russa. In Russia, gli utenti possono vedere solo i contenuti creati da altri cittadini russi, introducendo un vero e proprio caso di splinternet, un'internet divisa che opera diversamente a seconda del contesto locale. Questo solleva molte domande su come potrebbe essere il futuro dei social media se ogni paese iniziasse a regolamentarli in modo indipendente, portando a una frammentazione del panorama digitale.

Infine, parliamo di Twitter che ha deciso di utilizzare Tor per aggirare la censura russa. Grazie a un hidden service su Tor, è possibile accedere a Twitter in modo molto più difficile da censurare, permettendo agli utenti russi di continuare a utilizzare la piattaforma in sicurezza.

Questi argomenti ci offrono molte riflessioni su come la rete e la tecnologia interagiscono con la politica e la società. Sono curioso di sapere cosa ne pensate voi, quindi lasciate un commento qui sotto. Grazie per avermi ascoltato, e vi auguro un buon weekend.