YOLOCAUST, l'installazione artistica tra YOLO e olocausto

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.01.2017

Copertina del video: YOLOCAUST, l'installazione artistica tra YOLO e olocausto #98

I contenuti dell'Episodio #98

In questo episodio di Ciao Internet, esploro l'importanza della memoria storica e come essa viene spesso trascurata nella nostra società digitale. Parlo del progetto "Yolocaust" dell'artista Shahak Shapira, che mette in luce l'atteggiamento disinvolto con cui alcuni giovani si approcciano ai luoghi di memoria, come i memoriali dell'Olocausto. Rifletto su come la nostra epoca, nonostante l'accesso senza precedenti alle informazioni, sembri mancare di una vera comprensione e rispetto per la storia.
Ciao internet, oggi voglio parlarvi di un tema che mi sta particolarmente a cuore: la memoria storica e la sua percezione nella società moderna. Ci sono luoghi nel mondo che sono deputati alla memoria, spazi che dovrebbero servire a far ricordare alle persone gli eventi significativi del passato. Non mi riferisco semplicemente ai cimiteri, perché, a pensarci bene, ogni parte del mondo è stata testimone della morte di qualcuno nel corso della storia. Mi riferisco piuttosto a un particolare tipo di sensibilità verso il passato che sembra mancare a molti di noi oggi.

L'artista di cui voglio parlarvi si chiama Shahak Shapira. Ha creato un progetto chiamato "Yolocaust", una combinazione delle parole "YOLO" (You Only Live Once) e "Olocausto". Questo progetto documenta giovani che si sono scattati selfie irriverenti nei luoghi della memoria dell'Olocausto. Utilizzando le immagini raccolte da Instagram, Shapira le sovrappone a immagini storiche, creando un forte contrasto visivo che mette in risalto la mancanza di consapevolezza e rispetto per la storia che tali luoghi rappresentano.

Non si tratta di un attacco personale a questi giovani, tant'è che sul sito Yolocaust.de era sufficiente inviare una mail per rimuovere le foto sottoposte. L'obiettivo di Shapira era sollevare un velo su un comportamento di cui molti non erano consapevoli. Oggi il sito è cambiato, perché ha raggiunto il suo scopo: farci rendere conto che abbiamo un problema di memoria.

Viviamo in un'epoca che ci offre un accesso senza precedenti alle informazioni, eppure sembriamo disinteressati a utilizzarle per comprendere veramente il nostro passato. Sappiamo come indicizzare e rendere disponibili le notizie a livello globale, ma come possiamo suscitare la volontà di informarsi e comprendere? Questa è la domanda che mi pongo e che vi pongo. Condividete il vostro pensiero nei commenti, e come sempre, grazie per avermi ascoltato. State parati.