983. Il nuovo Privacy Shield con gli USA: da Schrems al Trans-Atlantic Data Privacy Framework

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.03.2022

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Il Privacy Shield, l'accordo tra Europa e Stati Uniti per la protezione dei dati personali, è al centro di una nuova proposta. L'accordo precedente era stato invalidato per mancanza di garanzie adeguate. La nuova proposta mira a trovare un equilibrio tra sicurezza e protezione dei dati, ma rimangono dubbi sulla sua efficacia e sull'impatto delle leggi americane esistenti.
Il Privacy Shield è un accordo tra Europa e Stati Uniti che mira a garantire che i dati personali dei cittadini europei trattati da entità americane rispettino determinati standard di privacy. Tuttavia, una serie di cause legali ha evidenziato che queste garanzie non erano sufficienti, in particolare a causa del potere del governo americano sui dati.

La storia del Privacy Shield è intricata e risale a questioni legali e di sorveglianza che iniziano già nel 1917. In quell'anno, le prime intercettazioni telefoniche a New York hanno sollevato preoccupazioni sulla privacy, portando a norme che formalmente vietano le intercettazioni, anche se nella pratica le agenzie come NSA e CIA continuano a raccogliere dati in modo estensivo.

L'accordo Privacy Shield è stato annullato nel 2020 a seguito delle cause di Max Schrems, un giurista austriaco che ha contestato la protezione inadeguata dei dati europei negli Stati Uniti. Schrems ha inizialmente preso di mira Facebook, ma successivamente ha esteso le sue azioni legali a Google Analytics, sollevando questioni sul trasferimento di dati al di fuori dell'Europa.

Attualmente, molte aziende si affidano a clausole contrattuali standard o valutazioni di impatto per giustificare il trasferimento di dati negli Stati Uniti, ma queste soluzioni sono considerate palliativi. Recentemente, è stato annunciato un nuovo tentativo di accordo tra l'Europa e gli Stati Uniti, ma rimangono dubbi sulla sua capacità di cambiare le leggi americane esistenti, come il Patriot Act e il Federal Surveillance Act.

Nel frattempo, le aziende europee devono considerare seriamente l'adozione di misure per garantire la conformità al GDPR, come il trasferimento dei dati in datacenter europei. La sovranità tecnologica diventa sempre più importante, e le aziende devono valutare dove sono conservati i loro dati e come possono essere protetti in modo adeguato. La minimizzazione dei dati e l'attenzione alla sostenibilità energetica sono considerazioni cruciali per il futuro.

🎙️ Ospite: Giuseppe Vaciago, avvocato esperto in nuove tecnologie, partner e fondatore di 42 Law Firm.