Inizio con l'episodio che ha coinvolto Cristiano Ronaldo, il quale, in un momento di frustrazione, ha colpito il cellulare di un giovane tifoso autistico, danneggiandolo. La madre del ragazzo ha descritto l'incidente come un'esperienza traumatica, trasformando una giornata di sport in un viaggio al commissariato. Ronaldo si è scusato pubblicamente, ma le sue parole sono sembrate poco sincere e poco empatiche. Le scuse efficaci devono includere tre elementi: il riconoscimento del danno, l'assunzione di responsabilità e un piano per rimediare. Ronaldo ha fallito in tutti e tre, offrendo solo un invito a vedere una partita come gesto di riconciliazione, senza menzionare un risarcimento per il cellulare danneggiato.
Passando alla questione delle piattaforme online, Pinterest ha deciso di bannare gli utenti che diffondono disinformazione sui cambiamenti climatici. Questo mi ha sorpreso, considerando che Pinterest è utilizzato principalmente per la condivisione di immagini. Tuttavia, la piattaforma è indicizzata bene e può essere un veicolo efficace per propaganda visiva. Google, d'altra parte, ha avvertito gli editori che demonetizzerà i contenuti che giustificano il conflitto in Ucraina, colpendo direttamente le entrate pubblicitarie, un passo che potrebbe dissuadere chi sfrutta il clickbaiting per profitto.
Infine, la censura russa si intensifica. La Russia ha chiesto a Google Translate di sostituire la parola "guerra" con "operazione militare speciale", una mossa strategica per mantenere la popolazione russa all'oscuro della realtà del conflitto in Ucraina. Anche Wikipedia è sotto pressione, avvertita di sanzioni se i suoi articoli non allineano con la narrativa ufficiale russa. Questo tipo di manipolazione dell'informazione ricorda scenari distopici, dove la verità è alterata per controllare la percezione pubblica.

In questa Puntata
Cristiano Ronaldo ha distrutto il cellulare di un giovane tifoso autistico, scatenando polemiche per la sua reazione e le sue scuse inadeguate. Nel frattempo, piattaforme come Pinterest e Google stanno adottando misure drastiche contro la disinformazione, mentre la Russia intensifica la censura online, chiedendo a Google Translate di manipolare le traduzioni per sostenere la sua narrativa ufficiale.