RONALDO picchia il TIFOSO e gli rompe il cellulare

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 11.04.2022

Copertina del video: 991. RONALDO picchia il TIFOSO e gli rompe il cellulare

I contenuti dell'Episodio #991

In questo episodio di Ciao Internet, vi parlo di due eventi recenti che hanno suscitato grande clamore: l'aggressione di Cristiano Ronaldo a un giovane tifoso e le misure di censura sulle piattaforme digitali. Esploro le scuse poco efficaci di Ronaldo e analizzo le decisioni di Pinterest e Google di combattere la disinformazione, oltre a discutere delle strategie di censura del governo russo.
Inizio la puntata parlando del recente episodio che ha visto protagonista Cristiano Ronaldo. Dopo essersi ferito durante una partita, Ronaldo reagisce in modo spropositato contro un giovane tifoso autistico che cercava di scattargli una foto, colpendolo e distruggendogli il cellulare. La madre del ragazzo racconta come un evento sportivo si sia trasformato in un episodio di violenza, costringendoli a recarsi alla polizia. È incredibile pensare come Ronaldo abbia potuto ritenere accettabile un comportamento del genere.

Passiamo poi alle scuse di Ronaldo, che giudico poco convincenti. Analizzo le sue parole e spiego come una buona scusa dovrebbe articolarsi in tre parti: esprimere dispiacere, assumere la responsabilità e proporre una soluzione. Ronaldo, invece, si concentra su se stesso, quasi chiedendo compassione per la sua difficoltà nel gestire le emozioni. La sua proposta di invitare il ragazzo a una partita all'Old Trafford non compensa l'assenza di un vero riconoscimento del torto commesso.

Successivamente, discuto di come le piattaforme digitali stiano affrontando il problema della disinformazione. Pinterest ha deciso di bannare definitivamente chi diffonde false informazioni sui cambiamenti climatici, una scelta sorprendente che sottolinea quanto queste piattaforme siano usate per propagandare disinformazione. Anche Google ha preso provvedimenti, minacciando di demonetizzare i siti che giustificano o ignorano i conflitti, colpendo l'aspetto economico di chi trae profitto dalla disinformazione.

Infine, rifletto sulla censura russa, evidenziando due eventi significativi. Il governo russo ha chiesto a Google Translate di sostituire la parola "guerra" con "operazione militare speciale" per mantenere il controllo sulla narrazione interna. Anche Wikipedia è stata avvisata delle conseguenze di pubblicare contenuti che la Russia considera disinformazione. Queste strategie mirano a limitare l'accesso a informazioni veritiere, costruendo una realtà distorta per la popolazione.

Concludo l'episodio invitandovi a seguire la prossima puntata e ringraziandovi per l'ascolto. Buon inizio di settimana a tutti!