Ciao a tutti, sono Matteo Flora e in questa puntata di Ciao Internet ho il piacere di ospitare Guido Scorza per parlare del suo nuovo libro, "Diario di un chatbot sentimentale". Guido è una penna prolifica e, come dico spesso, la mia non è altro che invidia per la sua capacità di scrivere tanto e bene. Il suo libro è edito da Luis Press e si propone di esplorare il mondo dei chatbot, non solo dal punto di vista tecnologico ma anche sociale e psicologico.
La conversazione inizia con un aneddoto divertente sul titolo del libro, che originariamente doveva essere "Conversazioni pericolose". Tuttavia, dopo un dialogo con l'editore, si è deciso per un titolo che richiama il celebre "Diario di un killer sentimentale" di Sepúlveda, adattandolo al tema dei chatbot. Questo spunto ci porta a riflettere su come le macchine ci imitano e manipolano, un tema centrale del libro di Guido.
Guido ci racconta di come il libro sia nato come spin-off di un altro progetto più ampio sulle intelligenze artificiali e di come il suo viaggio nel mondo dei chatbot sia stato un'esperienza affascinante e a tratti inquietante. I chatbot di cui parliamo non sono solo strumenti tecnologici, ma entità che si presentano come amici, amanti, psicoanalisti, e persino come sostituti delle persone care che non ci sono più.
Un racconto che mi ha colpito particolarmente è quello della segretaria di Joseph Weizenbaum, il creatore di Elisa, il primo chatbot della storia. Nonostante fosse consapevole della natura del progetto, la segretaria chiese di rimanere sola con Elisa per una conversazione più intima, un momento che fece riflettere Weizenbaum sull'impatto potenzialmente pericoloso della sua creazione.
Il libro di Guido esplora anche storie più recenti e drammatiche, come quella di un giovane inglese che, sotto l'influenza di un chatbot, ha tentato di assassinare la regina Elisabetta. Il racconto di queste storie ci ricorda quanto i chatbot possano influenzare le persone, specialmente quelle più vulnerabili.
La discussione si sposta poi su temi più tecnici, come l'allineamento dei chatbot ai valori umani e il problema della manipolazione, sottolineato anche da esperti come Sam Altman e Floridi. Guido ci racconta di come abbia creato un chatbot chiamato Elisa per testare la reazione a dichiarazioni di autolesionismo, trovando che spesso mancano filtri e controlli per prevenire situazioni pericolose.
In chiusura, riflettiamo sull'importanza di una regolamentazione più rigorosa per l'utilizzo dei chatbot, specialmente in ambiti terapeutici. Il libro di Guido non è solo una lettura affascinante, ma anche un invito a riflettere su come interagiamo con queste tecnologie e su come possiamo educare meglio noi stessi e gli altri, in particolare i genitori, su questi temi.

I contenuti dell'Episodio #GA-125
In questo episodio di Ciao Internet, mi unisco a Guido Scorza per discutere del suo nuovo libro, "Diario di un chatbot sentimentale". Esploriamo insieme il mondo dei chatbot, le loro implicazioni sociali e psicologiche, e le sfide legate al loro allineamento con i valori umani. Il libro di Guido offre uno sguardo approfondito sul modo in cui i chatbot interagiscono con noi, spesso in modi inaspettati e potenzialmente pericolosi.