Benvenuti a una puntata speciale di Ciao Internet. Oggi parliamo di un argomento caldo che sta scuotendo l'ecosistema del digitale: la decisione del Garante italiano di fermare l'uso di Google Analytics a causa del trasferimento illecito di dati verso gli Stati Uniti. Questo è un tema che ha radici profonde nelle normative europee sulla privacy e che si riallaccia alla famosa sentenza Schrems II e alle azioni dell'associazione Noib, che ha sollevato reclami contro l'uso di Google Analytics e di altri servizi che trasferiscono dati oltre oceano.
Oggi ho il piacere di avere con me Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali, per discutere delle implicazioni di questa decisione. Iniziamo col dire che questa mossa non è tanto una questione di analisi dei dati, ma piuttosto una questione di privacy e di sicurezza dei dati personali. Google Analytics, infatti, è utilizzato non solo per ottenere statistiche sui visitatori di un sito, ma fa parte di un ecosistema più ampio di marketing e pubblicità che sfrutta questi dati per attività come il remarketing.
Guido ci spiega che, a seguito della sentenza Schrems II, Noib ha presentato 101 reclami in vari paesi europei, tra cui quattro in Italia, contro il trasferimento di dati verso gli Stati Uniti senza le adeguate garanzie. Il problema principale è che i dati dei cittadini europei, una volta trasferiti negli USA, diventano accessibili alle agenzie di intelligence americane, con minori tutele per gli utenti rispetto a quelle garantite dall'Unione Europea.
Durante la discussione, emerge che il Garante ha stabilito un termine di 90 giorni per consentire alle aziende di adeguarsi alle normative, valutando soluzioni che potrebbero permettere l'uso legale di Google Analytics. Tuttavia, Guido sottolinea che, al momento, non esistono soluzioni tecniche pronte all'uso per garantire la compliance con le normative europee, sebbene ci sia fiducia nella capacità del mercato di trovare soluzioni innovative.
Parliamo anche del contesto politico più ampio: l'annuncio fatto da Biden e dalla Presidente della Commissione Europea di un accordo di principio per un nuovo trattato sul trasferimento dei dati, che però non si è ancora tradotto in un accordo giuridico. Questo lascia le aziende in una situazione di incertezza, in attesa di una soluzione politica che possa risolvere il problema alla radice.
Concludiamo la puntata con alcune riflessioni personali. È chiaro che la situazione attuale richiede una risposta a livello internazionale, e l'auspicio è che si arrivi presto a un nuovo accordo che garantisca la sicurezza dei dati personali senza compromettere il funzionamento del mercato digitale.

I contenuti dell'Episodio #1031
In questa puntata speciale di Ciao Internet, affronto un argomento di grande attualità e complessità: la decisione del garante italiano di bloccare l'uso di Google Analytics per il trasferimento illecito di dati verso gli Stati Uniti. In compagnia di Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali, esploriamo le implicazioni di questa decisione, i reclami presentati da Noib e le possibili soluzioni per le aziende che si trovano a fare i conti con questa nuova realtà. Analizziamo le difficoltà tecniche e giuridiche di adeguarsi alle normative europee e discutiamo delle prospettive future per un nuovo accordo tra Europa e Stati Uniti.