La Multa da 390M a Instagram e Facebook rischia di cambiare per sempre la faccia di Internet

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 05.01.2023

Copertina del video: La Multa da 390M a Instagram e Facebook rischia di cambiare per sempre la faccia di Internet #1102

I contenuti dell'Episodio #1102

Ciao Internet! In questa puntata speciale, ci addentriamo nelle conseguenze della recente sentenza del garante irlandese contro Meta, che ha imposto una multa di 390 milioni di euro. Discuteremo di come questa decisione possa cambiare radicalmente il panorama di internet come lo conosciamo oggi. Esplorerò le implicazioni sulla pubblicità personalizzata, il GDPR e cosa significa veramente per il futuro di Meta e di altri giganti della tecnologia. Prendete un tè, perché sto per raccontarvi tutto quello che c'è da sapere su questo argomento complesso e importante.
Benvenuti a una nuova puntata di Ciao Internet! Oggi ci concentriamo su un tema che potrebbe rivoluzionare il modo in cui viviamo il web. Parliamo della recente sentenza del garante irlandese che ha multato Meta per 390 milioni di euro, ma soprattutto delle implicazioni di questa decisione sulla pubblicità personalizzata e sul futuro di internet.

La questione è iniziata il 4 gennaio 2023, quando il garante irlandese ha emesso una dichiarazione sulla conclusione di due investigazioni su Meta, riguardanti i servizi di Facebook e Instagram. Queste investigazioni erano incentrate sul modo in cui Meta utilizzava i dati personali per la pubblicità comportamentale senza il consenso separato degli utenti, un requisito fondamentale del GDPR entrato in vigore il 25 maggio 2018.

Meta aveva modificato la base giuridica per il trattamento dei dati, passando dal consenso all'esecuzione contrattuale, includendo il consenso alla pubblicità personalizzata nei termini e condizioni generali. Questo significava che gli utenti non potevano scegliere di usare i servizi di Meta senza accettare la pubblicità personalizzata. Tuttavia, il garante irlandese ha ritenuto questa pratica legittima fino a quando non è intervenuto l'European Data Protection Board (EDPB), che ha stabilito che Meta non può utilizzare l'esecuzione contrattuale come base giuridica per il behavioral advertising.

L'EDPB ha imposto a Meta di conformarsi entro tre mesi, richiedendo di ottenere un consenso esplicito e separato per la pubblicità personalizzata. Questo potrebbe significare un cambiamento radicale per Meta, che dovrà adattare le sue pratiche di raccolta dati e il modo in cui offre pubblicità agli utenti europei, potenzialmente riducendo drasticamente i suoi profitti nel continente.

La decisione dell'EDPB ha sollevato diverse polemiche, non solo per l'impatto economico su Meta, ma anche per la trasparenza e la cooperazione tra il garante irlandese e Meta. Alcuni, come Max Schrems e la sua associazione NOYB, hanno accusato il garante irlandese di essere troppo indulgente con le grandi aziende tecnologiche.

Nonostante Meta possa fare appello alla decisione, le possibilità di successo sono basse data la natura vincolante della decisione dell'EDPB. Inoltre, ci sono altri casi simili in sospeso alla Corte di Giustizia Europea, che potrebbero consolidare ulteriormente la posizione dell'EDPB e cambiare definitivamente le regole del gioco per la pubblicità online.

In conclusione, questa sentenza potrebbe segnare l'inizio della fine della pubblicità personalizzata come la conosciamo, almeno in Europa. Meta dovrà trovare nuovi modi per operare e generare entrate, e questo potrebbe portare a cambiamenti significativi nell'esperienza utente su Facebook e Instagram. Vi invito a riflettere su queste implicazioni e a condividere le vostre opinioni nei commenti. Grazie per avermi ascoltato e continuate a seguire Ciao Internet per rimanere aggiornati su questi temi cruciali.