META HA EVASO IL FISCO? 887 milioni e un problema per il Digitale » con Valerio Vertua #1353

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 10.12.2024

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In questa Puntata

Un'indagine della procura di Milano accusa Meta di un'evasione fiscale di 887 milioni di euro, basata su un'interpretazione innovativa del valore economico dei dati personali. Questo caso pilota potrebbe avere conseguenze significative per tutte le aziende che monetizzano indirettamente i dati, mettendo in discussione modelli di business consolidati.
Oggi affrontiamo un tema complesso e potenzialmente rivoluzionario nel panorama fiscale e tecnologico: l'idea che i dati personali possano avere un valore economico tassabile. Secondo la procura di Milano, Meta avrebbe omesso di dichiarare una base imponibile di 3,9 miliardi di euro tra il 2015 e il 2021, con un'evasione IVA stimata in 887 milioni di euro. Questa accusa si basa su un concetto giuridico di rapporto sinalgmatico, dove l'utente cede i propri dati in cambio di servizi gratuiti, come l'accesso a Facebook e Instagram, e Meta monetizza questi dati attraverso la pubblicità.

Insieme a Valerio Vertua, tributarista e partner di 42 Law Firm, abbiamo esplorato le implicazioni di questa interpretazione. La questione centrale è se la fornitura di dati personali senza un pagamento diretto possa essere considerata una permuta soggetta a tassazione IVA. Questa prospettiva non solo colpisce Meta, ma potrebbe estendersi a qualsiasi azienda che utilizza modelli di monetizzazione indiretta, come i giornali online e le piattaforme di newsletter.

Abbiamo discusso le possibili conseguenze di una retroattività di questa interpretazione, che copre un arco temporale dal 2015 al 2021. Ciò solleva interrogativi sulla certezza del diritto e sulla possibilità per le aziende di adeguarsi a nuove normative senza essere penalizzate retroattivamente. Inoltre, esiste un parere del comitato IVA dell'Unione Europea che esclude la possibilità di tassare la fornitura di dati personali senza corrispettivo monetario, creando una potenziale collisione tra le interpretazioni nazionali e quelle europee.

Abbiamo anche ipotizzato scenari pratici, come la valorizzazione economica di un utente registrato su una piattaforma gratuita e le implicazioni per settori come quello dei giornali online, che già operano in un contesto economico difficile. Se questa linea interpretativa dovesse prevalere, potrebbe portare a una ristrutturazione radicale di molti modelli di business basati sulla monetizzazione indiretta.

🎙️ Ospite: Valerio Vertua, partner di 42 Law Firm, tributarista esperto in fiscalità.