Giuseppina Ghersi e la Propaganda Online

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 19.09.2017

Copertina del video: 246. Giuseppina Ghersi e la Propaganda Online

I contenuti dell'Episodio #246

In questo episodio di Ciao Internet, mi sono immerso nel complesso mondo della propaganda politica, prendendo spunto dalla storia di Giuseppina Gersi, una ragazzina uccisa nel contesto della liberazione post 25 aprile. Ho esplorato come questa vicenda venga utilizzata in modo strumentale nei dibattiti politici, soprattutto in relazione alla legge Fiano, analizzando la viralizzazione delle notizie e il ruolo dei media in questo processo.
Ciao Internet. Nella puntata di oggi, voglio parlarvi di un caso emblematico di come la storia e le emozioni vengano manipolate per fini politici, e lo faccio partendo dalla vicenda di Giuseppina Gersi. Questa storia inizia con la morte di una tredicenne, avvenuta poco dopo il 25 aprile, e si inserisce nel contesto delle epurazioni partigiane, un capitolo buio e spesso controverso della storia italiana. Giuseppina fu portata via da scuola e, secondo le ricostruzioni, uccisa dai partigiani il 30 aprile.

La storia prende piede da un'iniziativa politica nel comune di Noli, dove un assessore di destra propone di installare una targa commemorativa in memoria di Giuseppina, una mossa che appare chiaramente come una strategia politica, soprattutto in un momento in cui la legge Fiano contro le ricrudescenze neofasciste sta guadagnando trazione. Questo gesto provoca una reazione opposta e immediata da parte dell'antifascismo, che si oppone alla targa sulla base del passato fascista della giovane.

Da qui si sviluppa una narrazione propagandistica che sfrutta i social media e i blog di estrema destra, come GiuseppinaGersi.blogspot.it, nato il 10 di settembre e subito rilanciato da pagine social di destra. Parallelamente, siti noti per la diffusione di contenuti discutibili come Italia Piatermia e Informare per Resistere amplificano la vicenda, presentando Giuseppina come martire e strumento per attaccare la legge Fiano. Dall'altro lato, emergono testimonianze come quella dell'ex partigiano Aldo Ferrari, che dipinge Giuseppina come una collaborazionista attiva.

La viralizzazione di questa storia è stata facilitata dai media tradizionali e da un'immagine che, sebbene inizialmente attribuita a Giuseppina, si è rivelata non essere sua; le testate che l'avevano utilizzata l'hanno poi rimossa. Questa vicenda è solo un esempio di come la verità storica venga spesso sacrificata sull'altare dell'agenda politica, un fenomeno che vedremo intensificarsi nei prossimi mesi.

È fondamentale che le opinioni e le informazioni siano basate su fatti accurati per evitare di diventare strumenti di propaganda. Non giustifico in alcun modo la morte di una tredicenne, ma sottolineo l'importanza di un'informazione corretta. Invito tutti a riflettere su queste dinamiche e a condividere le vostre opinioni nei commenti. E se non siete ancora iscritti al mio podcast, questo è il momento giusto per farlo. Io sono Matteo Flora, e vi accompagno cinque giorni alla settimana esplorando come la rete ci trasforma. Grazie per l'ascolto e state parati.