Il Survivorship Bias - I Bias Cognitivi ep.1

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.03.2019

Copertina del video: 507. Il Survivorship Bias - I Bias Cognitivi ep.1

I contenuti dell'Episodio #507

In questo episodio di Ciao Internet, vi parlo del survival bias, un affascinante bias cognitivo che ci porta a concentrarci sui sopravvissuti piuttosto che sui fallimenti. Racconto la storia di Wald, uno statista della Seconda Guerra Mondiale, e di come la sua intuizione abbia rivoluzionato il modo di analizzare i dati sugli aerei danneggiati. Scoprirete perché è importante imparare dagli errori e dalle strategie fallimentari, piuttosto che solo da quelle di successo.
Benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet. Oggi esploreremo insieme uno dei bias cognitivi più affascinanti di sempre: il survival bias. Avete mai sentito parlare di imparare dalle strategie dei migliori, di quelli che ce l'hanno fatta? Potrebbe non essere sempre la strada giusta da percorrere, e vi spiegherò perché attraverso una storia che ci riporta alla Seconda Guerra Mondiale.

Il protagonista di questa storia è il signor Wald, uno statista che ha operato durante la guerra. Gli americani, in quel periodo, iniziarono uno studio particolare sugli aerei e su come questi riuscissero a sopravvivere o meno agli attacchi dell'antiaerea. Si accorsero ben presto che un certo numero di aerei non tornava alla base, mentre altri riportavano una distribuzione di colpi che non li abbatteva. La soluzione sembrava semplice: rinforzare gli aerei nei punti più colpiti. Ma un aereo non può volare se diventa un carro armato, quindi bisognava scegliere con cura dove aggiungere armature.

A questo punto entra in scena Wald, che propone un'idea rivoluzionaria: coprire le parti meno colpite come la cabina del pilota e i motori. La sua intuizione era che i dati raccolti non tenevano conto degli aerei abbattuti, perché questi non erano tornati alla base per essere analizzati. In altre parole, i colpi che non si vedevano sui sopravvissuti erano quelli che avevano abbattuto gli altri.

Questa scoperta ha messo in luce un aspetto fondamentale del survival bias: ci concentriamo solo sui successi, ignorando i dati mancanti. Ancora oggi vediamo questo bias all'opera quando seguiamo strategie di aziende di successo senza considerare tutte quelle che hanno fallito. È un invito a riflettere su cosa manca nelle nostre analisi e strategie, imparando dagli errori e dalle assenze più che dai successi evidenti.

E voi, avete mai avuto esperienze legate al survival bias? Vi invito a condividerle nei commenti, sono curioso di sapere la vostra opinione. E se non l'avete ancora fatto, iscrivetevi al podcast! Io sono Matteo Flora e vi accompagno cinque giorni alla settimana raccontando come la rete ci cambia. Grazie mille per avermi ascoltato.