Recentemente ho letto uno studio pubblicato su New Scientist che solleva una questione cruciale riguardante la privacy e la sicurezza degli utenti LGBT su Facebook. Secondo lo studio, i dati di advertising della piattaforma potrebbero esporre più di due milioni e mezzo di persone appartenenti alla comunità LGBT, o simpatizzanti, a rischi significativi nei paesi dove l'omosessualità è considerata un crimine. Questo accade perché i like a pagine che trattano tematiche LGBT possono rivelare l'orientamento sessuale degli utenti, rendendoli vulnerabili a diverse forme di persecuzione.
Questo fenomeno non è nuovo. Già dal 2015, era noto come i dati raccolti sui social potessero essere usati per identificare minoranze religiose o politiche. Ad esempio, anche se Facebook non consente direttamente la profilazione religiosa, è possibile dedurre l'appartenenza religiosa di un utente dai like a pagine specifiche come quelle sul bar mitzvah. Questo tipo di profilazione si collega alla seconda legge di Shoshanna Zuboff, che afferma che ogni tecnologia che può essere usata per il controllo sociale, lo sarà.
Il problema fondamentale risiede nel modo in cui i dati vengono raccolti e gestiti. La semplice esistenza di enormi data lake, dove vengono memorizzati dati personali, rappresenta una minaccia alla privacy. Non importa quanto sia difficile o facile accedere a questi dati, il fatto che essi esistano è di per sé un problema. Questo non riguarda solo Facebook, ma qualsiasi sistema di raccolta dati su larga scala.
In conclusione, la questione non è se Facebook debba fornire questi dati a governi o investitori pubblicitari, ma piuttosto se dovremmo ripensare l'intero approccio alla raccolta e gestione dei dati personali. È un problema complesso che richiede soluzioni innovative e una maggiore consapevolezza da parte di tutti noi.
In questa Puntata
L'analisi dei dati di advertising di Facebook mette a rischio la privacy di milioni di individui LGBT in paesi dove l'omosessualità è illegale. La profilazione basata sui like a pagine specifiche può essere usata per identificare e perseguitare queste persone, evidenziando un problema più ampio legato alla raccolta e gestione dei dati personali su larga scala.