Recentemente, ho letto il rapporto Italia 2020 di Eurispes, che consiglio vivamente per la ricchezza di informazioni che offre. Uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente riguarda la percezione dell'Olocausto tra gli italiani. Secondo il rapporto, il 15,6% degli italiani non crede che l'Olocausto sia mai avvenuto, mentre un ulteriore 16% ne ridimensiona la portata in termini di vittime. Questo significa che circa una persona su sei che incontriamo per strada potrebbe avere queste convinzioni.
Per comprendere meglio la portata di questo dato, pensiamo alla percentuale di donne fumatrici in Italia, che è simile a quella delle persone che negano l'Olocausto. È inquietante sapere che una parte significativa della popolazione possa credere che l'Olocausto sia un'invenzione. Questo mi porta a riflettere su due scenari: il primo è che potrei avere persone nella mia cerchia sociale che, pur non esprimendolo apertamente, nutrono tali credenze. Il secondo è che potrei essere completamente estraneo a un segmento della società italiana che condivide queste opinioni.
Entrambi gli scenari sono preoccupanti. La negazione dell'Olocausto rappresenta una forma di riscrittura della realtà e della storia, alimentata da narrazioni polarizzate. Questo fenomeno mi ricorda le parole di George Orwell in "1984", dove si afferma che chi controlla il passato controlla il futuro, e chi controlla il presente controlla il passato. La capacità di riscrivere eventi storici consolidati è un potere enorme che può avere conseguenze profonde.
Rimane il problema di chi decide cosa è vero e cosa è falso. Al momento, sembra che chi dovrebbe custodire la verità abbia fallito. Invito chiunque a riflettere su questi temi e a condividere le proprie opinioni.

In questa Puntata
Secondo un'indagine di Eurispes, il 15,6% degli italiani non crede all'esistenza dell'Olocausto, mentre il 16% ne ridimensiona la portata. Questo dato inquietante solleva interrogativi sulla diffusione di narrazioni polarizzate che riscrivono la realtà e la storia, mettendo in luce il potere di controllare il passato per influenzare il futuro.