Ciao Internet. Oggi voglio parlarvi di un fenomeno che mi fa veramente arrabbiare: l'infodemia e la manipolazione dell'informazione da parte dei media. È qualcosa che vediamo tutti i giorni, ma spesso non ne siamo consapevoli. L'infodemia, secondo la Treccani, è un disturbo collettivo dell'informazione che porta a una sovrabbondanza di notizie polarizzate e irrilevanti, le quali oscurano le informazioni veramente importanti.
Questa situazione ha radici profonde. Molti media, in particolare la stampa, si aggrappano disperatamente all'attenzione del pubblico attraverso titoli sensazionalistici e clickbait. Ho mostrato una serie di titoli di Libero, che con le loro esagerazioni non fanno altro che attirare click, anche se il contenuto reale è distorto e fuorviante. Tuttavia, a volte è persino preferibile affrontare una manipolazione così palese piuttosto che quella subdola e paracula.
Un esempio di questa manipolazione subdola è offerto da Open, che ha pubblicato quasi contemporaneamente due articoli opposti sul coronavirus e sullo scontro tra virologi, uno a favore di Gismondo e l'altro a favore di Burioni. Questo tipo di giornalismo non offre una visione equilibrata, ma si limita a fornire ai lettori ciò che vogliono sentirsi dire, permettendo loro di confermare i propri pregiudizi. È un gioco pericoloso, perché trasforma la notizia in un mezzo per rinforzare le narrazioni personali, piuttosto che per informare in modo obiettivo.
La differenza tra un giornalismo apertamente polarizzato, come quello di Libero, e quello più subdolo di Open, è abissale. Con Libero, almeno sappiamo da che parte stanno, mentre Open si maschera da cavaliere bianco della verità, ma in realtà gioca con il pubblico in modo subdolo. Questo è il vero problema della comunicazione mediatica oggi: non chi polarizza apertamente, ma chi lo fa sotto il velo di un'apparente imparzialità.
Mi chiedo se sia giusto continuare a dare valore a chi ci inganna in modo così smaccato. È il momento di alzare la testa e chiedere un'informazione più trasparente e onesta. Questa è la mia visione, e come sempre, vi invito a condividerla o a discuterne con me. Perché alla fine, ciò che racconto su Ciao Internet è il mio punto di vista su come la rete ci cambia.
Se vi interessa, potete registrarvi al podcast e seguirmi su tutte le piattaforme. Grazie mille per avermi ascoltato, e come sempre, state parati.

I contenuti dell'Episodio #667
In questa puntata di Ciao Internet, mi addentro nel mondo della comunicazione dei media, esplorando come la manipolazione delle informazioni e il clickbait possano distorcere la realtà e polarizzare il pubblico. Attraverso esempi concreti, come il caso di Open e Libero, analizzo come titoli fuorvianti e subdoli possano influenzare le percezioni, invitando a riflettere sul tipo di informazione che desideriamo e come possiamo reagire a queste dinamiche manipolative.