Una app per... incatenarli? Ma la App serve solo per l'isolamento?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.04.2020

Copertina del video: 698. Una app per... incatenarli? Ma la App serve solo per l'isolamento?

I contenuti dell'Episodio #698

Ciao Internet, oggi affrontiamo un tema caldo e controverso: l'applicazione che dovrebbe aiutare gli italiani nel tracciamento del contagio. Nonostante l'assenza di menzioni da parte del governo, l'app è pronta dal punto di vista tecnico, ma il suo rilascio è ancora bloccato. Discutiamo delle problematiche legate al suo utilizzo, delle implicazioni politiche e sociali, e delle difficoltà tecniche che impediscono una corretta implementazione del sistema di tracciamento, test e trattamento.
Benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet. Oggi parliamo dell'app per il tracciamento del contagio che tanto ha fatto discutere. Nonostante l'applicazione sia tecnicamente pronta, il suo rilascio è ancora fermo. L'app non è l'obiettivo finale, ma parte di un processo più ampio chiamato 3T: Test, Trace, Treat. Questo processo prevede non solo il tracciamento dei contatti, ma anche il trattamento dei contagiati per evitare il sovraffollamento degli ospedali.

Il problema principale sembra essere la capacità di eseguire un numero sufficiente di tamponi. Riccardo Luna, in un suo articolo su Repubblica, evidenzia che per testare tutti i contatti di un positivo servirebbero 400.000 tamponi al giorno, un numero attualmente irraggiungibile. Senza la possibilità di testare adeguatamente, l'app rischia di trasformarsi in un semplice strumento di auto-isolamento, dove chi viene segnalato come potenzialmente contagiato è costretto a isolarsi senza un tampone di conferma.

Un altro aspetto critico è la trasparenza e la partecipazione del pubblico nel processo decisionale. Attualmente, i cittadini si sentono più sudditi che parte attiva di una soluzione. La mancanza di chiarezza e di coinvolgimento rende difficile convincere le persone a installare l'app. Anche le recenti dichiarazioni della Ministra Pisano e le discussioni parlamentari indicano una crescente preoccupazione riguardo alla gestione del tracciamento e dei tamponi.

In un aggiornamento dell'ultimo minuto, Apple ha rilasciato una beta che permette di abilitare il tracciamento sui dispositivi iOS, e il governo ha approvato un decreto che definisce le linee guida per l'app. Tuttavia, permangono dubbi sulla centralizzazione dei dati e sulla reale efficacia del sistema. Si continua a lavorare su un modello decentralizzato che rispetti la privacy degli utenti, ma molte questioni rimangono aperte. La speranza è che la società civile possa essere parte di un sistema più partecipativo e che si possa discutere apertamente delle misure adottate.