Il coronavirus ha avuto un impatto significativo su molte delle nostre abitudini quotidiane. Le persone si stanno adattando a nuovi modi di fare acquisti, lavorare e vivere il tempo libero. I dati mostrano che un terzo degli utenti prevede di utilizzare l'e-commerce più frequentemente, preferendo la consegna a domicilio o il ritiro in negozio per ridurre il tempo trascorso nei punti vendita fisici. Questo cambiamento è accompagnato da una crescente aspettativa di consegne rapide e resi facili, simili a quelli offerti da giganti come Amazon.
Lo smart working è un'altra area in cui si osservano cambiamenti significativi, con il 25% degli uomini e il 18% delle donne che prevedono di lavorare più spesso da casa. Questo trend sembra destinato a rimanere, indipendentemente dalle future restrizioni legate alla pandemia. Anche l'esercizio fisico si sta spostando verso le mura domestiche, con un numero crescente di persone che sceglie di allenarsi a casa.
Quando si tratta di brand, le scelte dei consumatori sono sempre più guidate da considerazioni pragmatiche. Circa il 48% degli utenti sceglie i brand in base ai bisogni pratici, mentre il 40% si lascia guidare dal prezzo. Interessante è anche l'aumento del "buy local", con il 20% degli utenti che preferisce brand locali, una tendenza che cresce tra le fasce di reddito più elevate.
Nel settore dei viaggi, molti preferiscono destinazioni nazionali o vicine, con un terzo degli utenti che pianifica vacanze in Italia e il 25% in aree limitrofe. La sicurezza personale è un fattore chiave, con due terzi delle persone che riprenderanno a viaggiare solo quando si sentiranno sicure, piuttosto che basarsi esclusivamente sulle direttive governative.
Per quanto riguarda gli eventi e le grandi aggregazioni, c'è una certa riluttanza a tornare subito alla normalità. Solo il 10% degli utenti è pronto a partecipare a grandi eventi come concerti o partite di calcio, mentre i giovani tra i 25 e i 35 anni mostrano un maggiore desiderio di riprendere queste attività.
Nel mondo dello sport, il calcio, rappresentato dalla FIFA, ha dovuto affrontare la sfida di fermare le competizioni e sostenere l'intero indotto economico. Sono state promosse iniziative digitali per mantenere viva l'attenzione dei fan, come la trasmissione di partite storiche online e l'organizzazione di eventi virtuali. Questo periodo ha evidenziato l'importanza di mettere il fan al centro dell'attenzione, un cambiamento che potrebbe influenzare il futuro del settore.
L'entertainment in generale sta vivendo una trasformazione, con teatri e cinema che esplorano nuove modalità di fruizione dei contenuti. Il National Theater di Londra, ad esempio, ha trasmesso opere su YouTube, mentre il mondo del cinema si prepara a un 2021 denso di uscite rimandate.
In conclusione, la pandemia ha accelerato la digitalizzazione e la trasformazione dei modelli di business in molti settori, spingendo aziende e consumatori a rivedere le proprie priorità e modalità di interazione.
🎙️ Ospite: Andreina Fucci, analista a The Full, esperta in analisi dei dati di consumo.
🎙️ Ospite: Dario Salvelli, digital marketing di FIFA, esperto in strategie digitali nel settore sportivo.
In questa Puntata
Il coronavirus ha trasformato profondamente le abitudini quotidiane, influenzando il modo in cui le persone fanno acquisti, lavorano e si relazionano con i brand. L'e-commerce e lo smart working sono in crescita, mentre le scelte di consumo diventano più pragmatiche e orientate verso il locale. Anche il mondo dello sport e dell'intrattenimento si adatta, con nuove modalità di fruizione e una maggiore attenzione alla sicurezza personale.