Nel mio lavoro, le parole giocano un ruolo cruciale nel definire la realtà percepita dalle persone. Quando si usano determinate parole, si può costruire una narrativa che, sebbene possa essere errata, diventa credibile per chi ha fiducia in chi la propone. Questo fenomeno è evidente nel concetto di "verità alternativa", come visto nel trampismo, dove una realtà non basata su fatti viene propagata e accettata da molti.
Recentemente, un caso simile è emerso con la trasmissione Report, accusata di dover rivelare le sue fonti a seguito di una sentenza del Tar del Lazio. Tuttavia, questa interpretazione è fuorviante. La sentenza riguarda l'accesso a documenti utilizzati in un'inchiesta del 2020 su appalti pubblici in Lombardia, e non la rivelazione di fonti umane. L'avvocato Andrea Mascetti, coinvolto nell'inchiesta, ha chiesto l'accesso a questi documenti per preparare la sua difesa.
Con l'aiuto del mio socio, Marco Tullio Giordano, abbiamo chiarito che la sentenza non viola i principi di libertà di stampa sanciti dall'articolo 21 della Costituzione. Essa richiede solo l'accesso a documenti provenienti da enti pubblici, necessari per garantire il diritto di difesa. Non si tratta di rivelare fonti confidenziali, ma di documenti protocollati da pubbliche amministrazioni.
Questa situazione evidenzia come le parole e la semantica possano essere usate per manipolare la percezione pubblica. La narrazione di un attacco alla libertà di stampa è infondata, e la sentenza del Tar si inserisce nel solco della giurisprudenza esistente, che tutela sia il diritto di cronaca sia il diritto di difesa.
È essenziale essere critici e consapevoli di come il linguaggio possa essere usato per distorcere la realtà. Invito tutti a riflettere su come le parole influenzano la nostra comprensione del mondo e a condividere questo messaggio per promuovere una maggiore consapevolezza.
🎙️ Ospite: Marco Tullio Giordano, socio presso 42 Law Firm, esperto in diritto amministrativo.
In questa Puntata
L'episodio esplora il concetto di "verità alternativa" e l'importanza delle parole nel plasmare la percezione della realtà. Viene analizzato il caso della trasmissione Report, dove una sentenza del Tar del Lazio ha ordinato l'accesso a documenti utilizzati in un'inchiesta, chiarendo che non si tratta di un attacco alla libertà di stampa. La discussione si concentra sull'uso strumentale del linguaggio per manipolare l'opinione pubblica.