Ciao Internet! Iniziamo subito con un argomento che mi sta particolarmente a cuore: il whistleblowing. Per chi mi segue da tempo, sa che il whistleblowing è un sistema che permette di fare segnalazioni anonime su irregolarità o illeciti. L'anonimato è cruciale in questo contesto per proteggere chi segnala da possibili ritorsioni, specialmente quando si tratta di organizzazioni potenti. È per questo che, insieme a Hermes, abbiamo sviluppato Globalix, una piattaforma open source basata su Tor per garantire l'anonimato dei segnalatori.
Recentemente, abbiamo scoperto che il Ministero della Difesa ha implementato un portale di segnalazione basato su Globalix, ma con una pecca significativa: richiede la carta multiservizi della difesa per accedere. Questo vanifica l'anonimato, dato che si può risalire facilmente all'identità del segnalatore. Inoltre, limita le segnalazioni solo al personale della difesa, escludendo potenzialmente chiunque altro sia a conoscenza di irregolarità. Speriamo che questa sia solo una svista e che venga corretta al più presto.
Passando a TikTok, avete notato l'avviso dell'AGCM? L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento contro TikTok per alcune clausole contrattuali ritenute vessatorie. Le condizioni di utilizzo di TikTok creavano uno squilibrio a sfavore dei consumatori, permettendo la chiusura degli account senza giustificati motivi e richiedendo la rinuncia a pretese economiche sui contenuti. L'AGCM non ha imposto multe, ma ha richiesto di modificare le condizioni e di pubblicare l'estratto della decisione, che ora vediamo su TikTok. È un caso interessante che dimostra come anche i giganti del tech debbano rispondere a regole a tutela dei consumatori.
Infine, parliamo di meme. In particolare, della battaglia di meme tra l'ambasciata statunitense a Kiev e quella russa in Sudafrica. È curioso vedere come queste entità si sfidino su Twitter, con la parte statunitense che ricorda la storicità di Kiev rispetto a Mosca, e la parte russa che deride le previsioni di attacco non avvenute. Questa guerra di meme è un esempio di come la comunicazione globale possa diventare un campo di battaglia di idee e propaganda. Ma attenzione: in un mare di disinformazione e controinformazione, diventa difficile distinguere il vero dal falso.
E per concludere, una riflessione su Totti: mentre chiede rispetto per la sua privacy, lo fa indossando una maglietta con il suo codice fiscale stampato sopra. Un paradosso che fa pensare a come a volte la comunicazione personale possa contraddirsi. Grazie per avermi seguito anche oggi, e come sempre, estote parati!

I contenuti dell'Episodio #955
In questo episodio di Ciao Internet, esploro alcune delle sfide e delle controversie legate alla tecnologia e alla privacy. Parlo di whistleblowing e del portale di segnalazione anonima della difesa, che non è poi così anonimo. Discuto anche dell'intervento dell'AGCM su TikTok e del curioso caso della guerra dei meme tra ambasciate su Twitter. Infine, faccio una riflessione sulla richiesta di privacy di Totti, che appare paradossale. Un episodio ricco di temi attuali e spunti per riflettere.