OpenAI + Giornali: ma quale costo per Privacy e per i Giornalisti?

Garantismi su Ciao Internet con Matteo Flora del 26.07.2024

Copertina del video: OpenAI + Giornali: ma quale costo per Privacy e per i Giornalisti? #111

I contenuti dell'Episodio #GA-111

In questo episodio di "Ciao Internet", mi sono immerso in una discussione con Guido Scorza, esplorando le implicazioni di una recente partnership tra OpenAI e RCS MediaGroup. Abbiamo analizzato le sfide legate alla privacy dei dati personali e alla proprietà intellettuale nel contesto dell'addestramento di algoritmi di intelligenza artificiale. Attraverso una conversazione approfondita, abbiamo sollevato dubbi e riflessioni su come le informazioni personali e i diritti d'autore vengono trattati nell'era digitale.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e benvenuti a un nuovo episodio di "Ciao Internet". Oggi mi sono riunito con Guido Scorza per una discussione particolarmente rilevante nel panorama attuale dell'intelligenza artificiale e della gestione dei dati personali. Abbiamo preso spunto dalla notizia di una nuova partnership tra OpenAI e RCS MediaGroup, un accordo che prevede la creazione di un assistente basato su contenuti giornalistici. Sebbene questa collaborazione non sia stata una sorpresa, data l'evoluzione del modello di business nel settore dei media, ha sollevato molte questioni cruciali riguardanti la privacy e la gestione dei dati.

Durante la puntata, Guido ed io abbiamo esplorato l'idea che il modello di business delle piattaforme di contenuti stia cambiando rapidamente. Sempre più aziende stanno cercando di monetizzare i propri dati e le proprie comunità per addestrare modelli linguistici avanzati. Tuttavia, questo solleva importanti interrogativi sulla proprietà dei dati e su come questi vengano utilizzati, specialmente quando si tratta di informazioni personali che potrebbero non essere più rilevanti o appropriate da condividere.

Una parte significativa della nostra discussione si è concentrata sull'importanza di proteggere i dati personali che potrebbero essere inclusi nei contenuti giornalistici. Abbiamo analizzato come questi dati, sebbene vitali per la cronaca e l'informazione, non siano necessariamente di proprietà degli editori e non possano essere trasferiti a terzi senza considerazioni legali ed etiche. Guido ha enfatizzato che i dati personali, a differenza dei diritti d'autore, non sono stati acquistati dagli editori e non possono essere trattati come merce di scambio.

Abbiamo anche riflettuto sulle implicazioni legali di tali pratiche, sollevando la questione se le attuali normative sulla proprietà intellettuale siano sufficienti per affrontare le nuove sfide poste dall'intelligenza artificiale. Gli editori potrebbero avere il diritto di utilizzare contenuti a fini di cronaca, ma questo non significa che possano cedere tali diritti a terzi per scopi completamente diversi, come l'addestramento degli algoritmi.

Infine, abbiamo toccato il tema dei diritti connessi e di come i giornalisti dovrebbero riflettere sul valore aggiunto dei loro contenuti quando questi vengono utilizzati per addestrare modelli che potrebbero, in futuro, renderli obsoleti. La nostra conversazione ha auspicato una maggiore consapevolezza e regolamentazione intorno a questi temi, per garantire che i diritti dei creatori di contenuti e dei soggetti dei dati siano protetti in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia.