402. Cos'è la Reputation Economy? Ne ho parlato al Forum dell'Economia Digitale!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 06.07.2018

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In questa Puntata

La reputazione online è diventata un elemento cruciale per il valore di mercato delle aziende, influenzando decisioni di acquisto e fiducia dei consumatori. Con l'ascesa della gig economy e l'importanza delle recensioni sui social media, la gestione della reputazione richiede nuove competenze e strategie. L'analisi dei dati e la comprensione delle conversazioni digitali sono fondamentali per navigare in un ambiente in cui la percezione pubblica può rapidamente divergere dalla realtà.
La reputazione di un'azienda è un asset fondamentale, rappresentando fino al 25% del valore di mercato secondo il World Economic Forum. In un mondo dove la gig economy prospera, la reputazione è la chiave per attrarre clienti, fornitori e persino ottenere finanziamenti bancari. La reputazione, tuttavia, è fragile: richiede anni per costruirla e pochi minuti per distruggerla, come ricordato da Warren Buffett.

Oggi, con il 66% degli italiani che naviga costantemente online, la rete è il principale veicolo per costruire la reputazione di un brand. Le persone formano opinioni informate sui prodotti principalmente attraverso recensioni e social media, piuttosto che affidarsi ai mezzi di informazione tradizionali. Infatti, il 64% degli italiani si informa tramite i social network, mentre l'81% dei consumatori cerca informazioni online prima di un acquisto.

La reputazione è una percezione collettiva, influenzata dalle conversazioni online. Questa percezione può spesso divergere dalla realtà oggettiva, poiché è modellata dai discorsi degli stakeholder. Le fake news possono distorcere ulteriormente questa percezione, creando una reputazione che non riflette la verità.

Per gestire efficacemente la reputazione, è essenziale monitorare le conversazioni digitali. L'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati consentono di comprendere il sentiment e i temi di discussione attorno a un brand. Inoltre, è cruciale identificare le demografiche degli stakeholder e adattare le strategie di comunicazione di conseguenza.

Le competenze richieste per gestire la reputazione includono marketing, comunicazione, gestione del brand e analisi dei dati. Figure professionali come esperti di identità digitale e di personal reputation sono sempre più necessarie. Questi professionisti devono essere in grado di gestire le identità digitali come asset fondamentali, poiché le ricerche online influenzano le percezioni pubbliche e le decisioni aziendali.

Durante le crisi reputazionali, una gestione efficace richiede un approccio di squadra, integrando comunicazione, tecnologie, PR e strategie legali. L'effetto Streisand dimostra come le azioni legali possano talvolta amplificare un problema reputazionale. Pertanto, strategie di rimozione oculata, come il diritto all'oblio, possono essere più efficaci.

In conclusione, la gestione della reputazione è un campo complesso e in continua evoluzione. È essenziale integrare queste competenze nei processi aziendali e abbracciare il cambiamento per rimanere competitivi. Come consiglio finale, è fondamentale essere pronti ad adattarsi alle nuove sfide che si presenteranno.