Come si "vede" la #Infodemia? Con un grafico sul #CoronaVirus

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.03.2020

Copertina del video: 668. Come si

I contenuti dell'Episodio #668

In questo episodio di Ciao Internet, affronto il fenomeno dell'infodemia, un termine che indica l'eccesso di informazioni, spesso non verificate, che rende difficile orientarsi su un argomento. Durante la puntata, esploro come l'infodemia si manifesta nell'ambito del coronavirus, analizzando un'enorme quantità di dati provenienti da Twitter e mostrando come le conversazioni si polarizzano attorno a tre principali schieramenti. Condivido anche alcune riflessioni su come affrontare la comunicazione in un contesto così complesso.
Ciao Internet! Oggi voglio parlarvi di infodemia, un termine che sentiamo spesso in questo periodo di crisi sanitaria globale dovuta al coronavirus. L'infodemia rappresenta la circolazione eccessiva di informazioni, talvolta non verificate, che rendono difficile distinguere le fonti affidabili. È un fenomeno che si è accentuato con l'avvento delle crisi e che, nel contesto attuale, assume dimensioni preoccupanti.

Nelle ultime settimane, mi sono impegnato a trovare un modo per visualizzare l'infodemia e credo di esserci riuscito. Ho pubblicato un articolo sul mio blog mgpf.it, dove potete trovare un'analisi dettagliata di questo fenomeno. In particolare, ho preso in esame oltre 100 milioni di tweet con l'hashtag coronavirus per capire cosa stia realmente accadendo nell'infosfera.

Questa massa di dati è stata suddivisa in tre grandi bolle grazie a un algoritmo di modularity, che raggruppa le interazioni tra diversi account. Le macro-aree che emergono sono tre: una legata al Ministero della Salute, una più conservatrice e una più liberal. Il Ministero della Salute si focalizza sul rilancio di contenuti di pubblica utilità, mentre gli altri due schieramenti rappresentano polarizzazioni politiche ben precise.

Analizzando più a fondo, scopriamo che oltre il 45% delle conversazioni è polarizzato attorno a una narrativa di destra, spesso caratterizzata da propaganda razzista e narrazioni politiche. Dall'altra parte, troviamo una bolla legata a sinistra, che nasce da una discussione avviata da un tweet di Alessandro Gassman, il quale propone che solo gli esperti parlino del coronavirus. Tuttavia, il tweet stesso genera una conversazione che contribuisce all'infodemia.

La visualizzazione di questi dati ci mostra come tre conversazioni su quattro nell'ambito dell'hashtag coronavirus non siano utili o pertinenti. Questo fenomeno rappresenta un problema serio, soprattutto per chi cerca informazioni affidabili in un momento critico come questo. La sfida è capire come comunicare efficacemente in un ambiente così polarizzato.

La soluzione risiede nella creazione di strategie di comunicazione che siano in grado di abbracciare le diverse polarizzazioni, portando avanti un messaggio coerente e basato su informazioni verificate. Dobbiamo imparare a raccontare storie che veicolano messaggi utili e a utilizzare lo storytelling per raggiungere il nostro pubblico in modo efficace.

In conclusione, l'infodemia ci obbliga a riflettere sulle nostre scelte narrative e sulle dinamiche di comunicazione. È un lavoro complesso che richiede analisi e strategie mirate. Se vogliamo affrontare il fenomeno della comunicazione in modo autorevole ed efficace, dobbiamo adattarci a queste nuove sfide. E voi cosa ne pensate? Raccontatelo nei commenti e condividete questo video con le vostre riflessioni.