Russia e Propaganda: la mia intervista a Radio Leopolda

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 02.03.2022

Copertina del video: 963. Russia e Propaganda: la mia intervista a Radio Leopolda

I contenuti dell'Episodio #963

Ciao a tutti, sono Matteo Flora e in questa puntata speciale di Ciao Internet, trasmessa in diretta dalla Leopolda, mi sono unito alla trasmissione per discutere di un tema cruciale: la comunicazione e la disinformazione in tempo di guerra, con particolare attenzione alla crisi in Ucraina. Attraverso una conversazione approfondita, abbiamo esaminato come la propaganda e le nuove tecnologie stiano giocando un ruolo fondamentale in questo conflitto, esplorando l'impatto dei social media e delle piattaforme digitali come Telegram e TikTok. Inoltre, abbiamo discusso delle sfide legate alla cyber security e del potenziale rischio di attacchi informatici, offrendo uno sguardo su come l'Italia e l'Europa stanno affrontando queste minacce.
La puntata inizia con una panoramica aggiornata sul conflitto in Ucraina, con notizie che evidenziano la complessità e la devastazione in corso. Kherson è sotto il controllo russo, Mariupol è circondata, e Kharkiv ha subito attacchi significativi, inclusi bombardamenti su istituzioni educative. Questi sviluppi rappresentano solo una parte del quadro più ampio che coinvolge la comunicazione e la disinformazione, temi centrali della nostra discussione.

Sono stato presentato come esperto di comunicazione e disinformazione, e abbiamo avviato un dialogo su come la guerra moderna sfrutti la tecnologia per diffondere informazioni e propaganda. In un mondo iperconnesso, il controllo dell'informazione diventa una leva di potere molto potente. Abbiamo esplorato storicamente come la propaganda sia stata utilizzata in conflitti passati, dalle trasmissioni radio durante la Seconda Guerra Mondiale fino alla manipolazione dei media digitali nei conflitti contemporanei.

Il blocco europeo ha adottato una posizione decisa contro la propaganda russa, vietando Russia Today e Sputnik. Questa mossa rappresenta una svolta senza precedenti nella coesione europea. I social media come Google e Facebook sono intervenuti per limitare la diffusione di propaganda, dimostrando che quando l'Europa si unisce, i giganti della tecnologia non possono che seguire la linea.

Abbiamo discusso il caso particolare di Telegram, una piattaforma che, sebbene fondata da un russo, opera indipendentemente dalla Russia e rappresenta un rifugio per chi cerca di evitare la censura. La resilienza di Telegram alle richieste governative lo ha reso un terreno fertile per la disinformazione, ma anche per la comunicazione critica in zone di conflitto.

Inoltre, abbiamo analizzato il ruolo di TikTok, una piattaforma che ha visto la diffusione di contenuti pro-Ucraina e che è stata criticata dalla Russia per l'influenza sui giovani. La peculiarità di TikTok risiede nella sua capacità di diffondere rapidamente messaggi ai più giovani, rendendolo un campo di battaglia virtuale nella guerra dell'informazione.

Infine, abbiamo toccato il tema della cyber security, evidenziando come Anonymous e altre entità stiano colpendo infrastrutture digitali russe. L'Italia, sebbene vulnerabile, sta mostrando una certa resilienza grazie alla sua cultura storica di sicurezza informatica. Tuttavia, il rischio di attacchi cyber rimane alto, specialmente se il coinvolgimento dell'Italia nel conflitto dovesse intensificarsi.

Questa puntata ha offerto un'analisi dettagliata di come la disinformazione e la cyber guerra stiano influenzando il conflitto in Ucraina, esplorando le implicazioni per l'Europa e il mondo intero.