In questo episodio, esploro la complessità della situazione legata all'uso dell'antivirus Kaspersky nelle infrastrutture critiche italiane. Il dibattito è stato acceso da Stefano Quintarelli e altri esperti che si interrogano sulla sicurezza nazionale, dato che Kaspersky, pur essendo un'azienda con sede legale nel Regno Unito, mantiene forti legami con la Russia. La preoccupazione principale riguarda l'eventuale pressione che il governo russo potrebbe esercitare sull'azienda per accedere ai dati sensibili o compromettere i sistemi.
Analizzo le implicazioni di avere un software come Kaspersky, che ha accesso privilegiato ai sistemi operativi, e le potenziali vulnerabilità che ciò comporta. Gli antivirus, infatti, funzionano con diritti di amministratore, il che li rende particolarmente sensibili a manipolazioni esterne. Nonostante Kaspersky abbia ottenuto diverse certificazioni di sicurezza, le preoccupazioni rimangono, soprattutto in considerazione delle tensioni geopolitiche attuali.
Negli Stati Uniti e in Olanda, Kaspersky è già stato bandito dai sistemi governativi, mentre in Francia l'uso è stato messo in discussione. La discussione si estende anche al GDPR, che limita il trasferimento di dati verso paesi con normative meno stringenti. Questo solleva ulteriori dubbi sulla sicurezza e sulla privacy dei dati gestiti da Kaspersky.
Esamino anche i possibili scenari futuri, come l'obbligo per Kaspersky di inserire backdoor nei suoi software, o di non rilevare specifici malware di stato. Tuttavia, sottolineo che non ci sono prove concrete di tali compromissioni. La questione si complica ulteriormente con il concetto di sovranità tecnologica, che implica la necessità di valutare non solo i fornitori russi, ma anche quelli di altri paesi.
Concludo l'analisi considerando le implicazioni pratiche per le aziende e le pubbliche amministrazioni italiane. Le decisioni sulla sostituzione di Kaspersky dovrebbero basarsi su un'analisi costi-benefici, tenendo conto delle possibili restrizioni future, dei rischi reputazionali e delle esigenze di continuità operativa. In definitiva, invito a prendere decisioni informate e razionali, piuttosto che farsi guidare da reazioni emotive o allarmistiche.

In questa Puntata
La questione della sicurezza nazionale in relazione all'uso dell'antivirus Kaspersky, di origine russa, è al centro del dibattito. Con legami storici con l'FSB, l'azienda si trova sotto scrutinio per il suo potenziale rischio di compromissione delle infrastrutture critiche italiane. Nonostante la mancanza di prove concrete di compromissioni, la discussione si concentra sui rischi geopolitici e sulle implicazioni per la privacy e la sicurezza.