Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi parlo di un evento senza precedenti: il più grande attacco alla rete Internet mai registrato. È successo ieri e ha colpito principalmente il continente americano, lasciando offline per ore numerosi siti e servizi. Ma cosa è successo esattamente?
Iniziamo con il dire che non si è trattato di un errore, ma di un attacco deliberato che ha colpito un elemento fondamentale dell'infrastruttura di Internet: il DNS, o Domain Name System. Il DNS è il sistema che traduce i nomi dei siti web, come www.facebook.com, in indirizzi IP numerici che i computer utilizzano per comunicare tra loro. È un sistema distribuito a livello globale e cruciale per l'accesso ai siti web.
Questa volta, l'attacco non ha preso di mira direttamente i server dei siti web, ma ha colpito uno dei principali fornitori di servizi DNS, DIN, noto per i suoi servizi dinamici e professionali utilizzati dai giganti del web. Tra i siti colpiti ci sono stati Twitter, CNN, GitHub e molti altri, per un totale di quasi duecento domini offline.
Per capire meglio, immaginate che questi siti siano dei negozi sparsi per Milano. L'attacco non ha chiuso i negozi, ma ha spento i mezzi pubblici e le strade che ci avrebbero portato a quei negozi, ottenendo lo stesso effetto di renderli inaccessibili. È un attacco all'infrastruttura che supporta la loro raggiungibilità.
Ci sono anche interessanti implicazioni geopolitiche in questo attacco. Arriva, infatti, pochi giorni dopo che la CIA aveva dichiarato la necessità di un grande contrattacco informatico nei confronti della Russia, durante le elezioni presidenziali. È curioso osservare che un evento di tale portata avvenga proprio in questo contesto.
L'attacco è stato eseguito tramite una botnet composta da migliaia di dispositivi IoT, Internet delle Cose, come telecamere di sorveglianza, tostapane e altri dispositivi domotici. È ironico pensare che un esercito di tostapane abbia potuto mettere offline Twitter, ma ciò sottolinea la vulnerabilità dell'infrastruttura attuale e la necessità di migliorare la sicurezza dei dispositivi IoT.
Questo attacco ci insegna due cose fondamentali: primo, anche se i singoli siti web possono essere sicuri, l'infrastruttura sottostante necessita di attenzione continua per mantenere la sua sicurezza. Secondo, l'Internet delle Cose deve trovare soluzioni rapide per evitare di diventare terreno fertile per future botnet.
E così, concludiamo questo episodio. Se vi è piaciuto, condividete il video con i vostri amici, lasciate un commento e iscrivetevi alla mia pagina Facebook. Grazie per l'attenzione e... rimanete preparati!

I contenuti dell'Episodio #25
In questo episodio di "Ciao Internet", esploro il più grande attacco informatico mai registrato, che ha messo offline gran parte di Internet, soprattutto nel continente americano. Vi guiderò attraverso le dinamiche di questo attacco, focalizzandomi su come è stato possibile e su cosa significhi per il futuro della sicurezza informatica. Approfondirò il ruolo del DNS, l'infrastruttura critica coinvolta, e discuterò delle implicazioni geopolitiche e tecnologiche di questo evento.